Il maresciallo dei carabinieri della compagnia Trionfale, Nicola Testini, è stato arrestato ieri dal Ros in relazione alla morte di Gianguerino Cafasso, il pusher dei transessuali deceduto il 12 settembre scorso per una dose letale di droga. Le accuse ipotizzate nei confronti al maresciallo sono pesantissime (oltre che per i reati contestati ai suoi colleghi già finiti in carcere): l’omicidio volontario premeditato e la cessione di stupefacenti. Ad emettere il provvedimento cautelare è stato il Giudice per le indagini preliminari di Roma, Renato Laviola, sui richiesta del Procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e del pm Rodolfo Sabelli. Testini è stato così arrestato ad Adelfia (Bari).Era già finito in manette lo scorso ottobre per il presunto ricatto nei confronti dell’allora governatore del Lazio Piero Marrazzo, dimessosi a seguito dello scandalo dei trans. Tornato in libertà su disposizione del tribunale del riesame di Roma, Testini era in attesa di un nuovo pronunciamento dopo l’annullamento della Cassazione della sua scarcerazione.L’inchiesta era partita appunto dal presunto ricatto a Marrazzo e poi si era estesa alle misteriosi morti dello spacciatore di droga e della trans Brenda, mentre la sensazione è che restino ancora molti tasselli da raccogliere per completare il mosaico. Ed uno di questi, per Capaldo e Sabelli, è costituito proprio dal ruolo svolto da Testini, primo dei due militari dell’arma che era stato scarcerato (l’altro è Antonio Tamburrino, mentre a Regina Coeli sono sempre detenuti Carlo Tagliente e Luciano Simeone) dopo la retata di carabinieri ritenuti "mele marce". Venerdì scorso, infine, la Procura della Repubblica di Roma aveva aperto un fascicolo ipotizzando i reati di violazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento, per le notizie riportate sugli organi di stampa in merito all’indagine sulla morte di Cafasso. Gli inquirenti avevano quindi acquisito i vari articoli di stampa che riferivano della richiesta di arresto inoltrata dalla Procura capitolina al Gip per lo stesso maresciallo Testini. Proprio la richiesta ora accolta.