Consip /Etruria. La telefonata di Renzi al padre: «Babbo, non dire bugie»
La procura di Roma ha aperto un nuovo fascicolo nell'ambito dell'inchiesta Consip nel quale indaga per rivelazione del segreto d'ufficio e pubblicazione arbitraria di atti di procedimento penale dopo le ultime rivelazioni. Il ministro della Giustizia Orlando avvia accertamenti dopo la pubblicazione di una telefonata intercettata fra Matteo Renzi e il padre.
«Babbo devi dire tutta la verità ai magistrati. Non puoi dire bugie o non mi ricordo, e devi ricordarti che non è un gioco». È quanto avrebbe detto in una telefonata l'ex premier Matteo Renzi al padre, alla vigilia dell'interrogatorio di Tiziano Renzi, indagato nell'ambito della vicenda Consip. L'intercettazione telefonica del 2 marzo, è riportata oggi dal "Fatto quotidiano" che anticipa quanto riportato nel libro del giornalista Marco Lillo, "Di padre in figlio". Il segretario del Pd ha subito risposto su Facebook, avvalorando di fatto quanto riportato dal quotidiano: «Nel merito queste intercettazioni ribadiscono la mia serietà», ha scritto tra l'altro l'ex presidente, che parla però di «pubblicazione illegittima» e di «gogna mediatica».
«E' una cosa molto seria, devi ricordarti tutti gli incontri e i luoghi, non è più la questione del giro di Firenze, avrebbe detto Renzi al padre secondo quanto riportato: «Devi dire nomi e cognomi», è vero che hai fatto una cena con Romeo?. Tiziano nega di avere cenato con l'imprenditore napoletano ma non è altrettanto sicuro di non averlo incontrato in un bar. Matteo Renzi è perplesso: Non ti credo e devi immaginarti cosa può pensare il magistrato. Non è credibile che non ricordi di avere incontrato uno come Romeo, noto a tutti». Il padre esita, dice di non ricordare, cita un convegno al Four Season con esponenti del mondo delle imprese ai tempi delle primarie di fine 2012 contro Bersani. Il leader dem si mostra molto preoccupato per l'indagine e si raccomanda di non dire che a un ricevimento con alcuni imprenditori era presente anche sua madre: "Non dire di mamma, se no la interrogano".
E' tutto assolutamente in linea con la nostra difesa, ha commentato da parte sua l’avvocato Bagattini, legale di papà Renzi: «Tiziano ai magistrati ha detto tutto. Nessun incontro con Alfredo Romeo, ma se poi sei abituato che ad ogni evento pubblico quando arrivi ci sono 5000 persone a cui stringi la mano ci vuole un po’ più di tempo a mettere a fuoco». Intanto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni difende il sottosegretario Mario Elena Boschi in merito al caso della banca Etruria: «La vicenda è nota, mi pare che lei l’abbia ampiamente chiarita. Non mi pare che ci siano novità e non ci sono certamente implicazioni per il governo», ha affermato il premier nella conferenza stampa di chiusura della sua visita a Pechino, cercando di chiudere le polemiche suscitate dalle rivelazioni di Ferruccio De Bortoli. Secondo il giornalista la Boschi avrebbe contattato l'ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni nel tentativo di trovare un acquirente per Etruria, banca di cui il padre della ex ministra è stato vice-presidente. Ghizzoni non ha smentito la circostanza.«La vicenda Boschi-Ghizzoni-Etruria deve avere uno sbocco di verità e trasparenza, fatta salva la piena credibilità di cui gode de Bortoli. Le chiacchiere stanno a zero, ma le querele ancora non si vedono e la magistratura ha dunque le mani legate. Il Parlamento tergiversa, però il M5s farà di tutto per arrivare a un chiarimento in sede istituzionale il prima possibile». E'quanto si legge sul blog mentre Grillo, dal blog annuncia: abbiamo chiesto «al presidente della commissione Finanze della Camera, Maurizio Bernardo, di audire l'ex amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, Ferruccio De Bortoli e la sottosegretaria Maria Elena Boschi»".