Saturday for future. Clienti a lezione di sostenibilità dai ragazzi
La "lezione" oggi la danno loro. Agli adulti che entrano a far la spesa, davanti agli occhi increduli ma soddisfatti degli insegnanti. Per l’occasione hanno anche preparato brochure, spiegando ai passanti come fare un spesa sostenibile e perché è importante per l’ambiente e per i produttori dell’economia equa e solidale. La passeggiata del sabato mattina per via di Ripetta a Roma ben presto si trasforma nell’adesione dei ragazzi a un messaggio forte: un voto con il portafoglio. Ivan, Chiara, Elisa, Silvia e John e gli altri studenti del liceo Enaudi che hanno aderito ai Saturdays for future accompagnano con garbo e gentilezza all’interno della bottega Pangea - Niente Troppo, tra scaffali di caffè biologico, abiti cuciti dalle donne del Nepal con tessuti riciclati e cosmetici all’olio di Argan.
«Questa miscela viene dal Brasile, ha un imballo di materiale riciclato e consente a chi raccoglie le bacche di caffè di esser pagato il giusto», la spiegazione di Chiara alla prima cliente della giornata, Maria Francesca. «Acquistandolo aiuterà l’ambiente e le 25 milioni di famiglie nel mondo che vivono della raccolta del caffè», continua Chiara accompagnando la signora fino alla cassa. Poi un selfie per diffondere sui social l’acquisto consapevole e il voto con il portafoglio: lo scontrino lasciato nell’urna del Cash mob etico.
«È giusto ascoltare i ragazzi», dice Maria Francesca, molto sorpresa dall’entusiasmo di questi «adulti del futuro. Dobbiamo trovare un modo armonico per riequilibrare produzione e rispetto della natura». Ed è con la forza delle idee che i giovani – venerdì hanno manifestato per le strade di tutto il mondo per il clima – stanno passando dalla protesta all’azione. Diventando promoter d’eccezione della buona spesa. L’obiettivo è far capire a chi compra – la sottolineatura di Elisa – «perché è importante acquistare biologico e fare attenzione a come è fabbricato quel prodotto». Ma è quando da una macchina parte l’urlo «Bravi, continuate così!» che scatta l’applauso in negozio. Il più convinto sostenitore dell’iniziativa stamattina è Massimo, romano che da sette anni vive in Sudamerica. «Mi fa piacere che tornando in Italia – la sua mano si allunga per prendere della cioccolata dallo scaffale – si stia facendo qualcosa per sensibilizzare sul tema ambiente e spesa sostenibile». In fondo – l’ammissione– «è stata la nostra generazione ad arrivare a questo punto, sperando non sia di non ritorno».
«Signora, sa che le radici dell’Argan rallentano la desertificazione e proteggono il suolo dall’erosione?». Anna Marzia, una vecchietta tutto pepe, ascolta con attenzione i consigli di Ivan che, non proprio a suo agio, fa strada verso il reparto di creme e saponi. «Questi ragazzi danno speranza e vanno incoraggiati – la giustificazione per l’acquisto di un bagnoschiuma alla pianta spinosa –. E nessuno si azzardi a chiamarli illusi o peggio...».
Mentre dentro si seguono i clienti, sul marciapiede davanti dalla bottega si fa «promozione di futuro», come la definiscono gli studenti, distribuendo i volantini con i consigli per gli acquisti consapevoli. «Fare una spesa diversa si può», Sofia ferma così Rossella a passeggio con la nipote. «Dovevo fare un regalo – risponde dirigendosi nel settore tessile – lo faccio qui, sarà una goccia nel mare, ma se ognuno fa qualcosa...». Anche per lei foto con la sua commessa speciale, pubblicata su Twitter. «Oggi non siamo soli – spiega Chiara Medini di Next, organizzatrice con Asvis dell’iniziativa – abbiamo alle spalle la forza dei ragazzi, che non hanno il potere d’acquisto quello di scegliere e di far scegliere bene».