Caserta. A Trentola Ducenta arrestato il secondo sindaco in 4 anni
(Ansa)
Secondo sindaco arrestato in meno di quattro anni a Trentola Ducenta, grosso centro del Casertano. Questa mattina è finito agli arresti domiciliari Andrea Sagliocco, eletto un anno fa dopo lo scioglimento per infiltrazione camorristica seguito all'arresto il 10 dicembre 2015 dell'allora sindaco Michele Griffo, attualmente sotto processo per associazione camorristica, col clan del boss Michele Zagaria.
Sagliocco, che era stato assessore con Griffo ed eletto al ballottaggio con una lista civica di centrosinistra, è accusato di abuso d’ufficio, turbativa d’asta, corruzione ed altri reati reati commessi ai danni della pubblica amministrazione e di imprenditori vittime non compiacenti. Arrestato anche il suo braccio destro Saverio Griffo, mentre altre misure cautelari hanno raggiunto 13 persone, collaboratori del sindaco, imprenditori, funzionari e impiegati del comune, oltre a un poliziotto in servizio all’ufficio di gabinetto del Questore di Napoli, delegato alla sicurezza del Comune di Trentola Ducenta, e un agente della polizia penitenziaria che si era candidato alle comunali. Entrambi sono destinatari della misura di divieto di dimora nella provincia di Caserta, e sospesi dal servizio.
L'operazione condotta dai Carabinieri del Gruppo di Aversa coordinati dalla Procura di Napoli-Nord, arriva dopo i precedenti accessi e sequestri di gennaio e marzo negli uffici comunali. L'indagine della procura guidata da Francesco Greco, ha scoperto autorizzazioni amministrative rilasciate ad imprenditori in cambio di favori o assunzioni nelle loro aziende di persone indicate dalla politica, affidamenti diretti di appalti in violazione del relativo codice, accordi corruttivi, ostruzionismo amministrativo verso gli imprenditori riottosi, e regali di vario tipo al sindaco e ad amministratori pubblici, dal cestino alimentare al trenino turistico che gira per la città.
In pochi mesi (le ultime elezioni sono del 10 giugno 2018) i carabinieri di Aversa diretti da Donato D’Amato hanno ricostruito le modalità di amministrazione da parte di Sagliocco, trovando le prove che lo incastrerebbero. È lui, insieme al suo consulente legale Saverio Griffo, che prende accordi con gli imprenditori, quasi sempre dopo averli messi con le spalle al muro, come accade per un immobiliarista, cui viene fatto credere che il Comune stava analizzando una modifica del piano urbanistico che metteva in discussione i permessi a costruire; alla fine l’imprenditore aveva capito di dover scendere a patti, ma nel gennaio di quest’anno i carabinieri perquisirono l’ufficio di Sagliocco e l’indagine venne alla luce, bloccando alcuni accordi illeciti presi dal primo cittadino. Non è stato così fortunato il titolare di una macelleria, che per avere il cambio d’uso del suo locale, sarebbe stato costretto a pagare il trenino che girava per il paese, con un esborso di 5mila euro. C'è poi la vicenda di un supermercato messo alla corde dal diniego amministrativo e da un ricorso al Tar; anche in questo caso, prima che il titolare paghi, arrivano le perquisizioni dei carabinieri. In altre circostanze gli inquirenti accertano assunzioni chieste dal sindaco in aziende cui erano andati affidamenti diretti.