Sono «con voi», e «appena possibile spero di venire a trovarvi». Parole semplici e commosse quelle con le quali, ieri mattina, Benedetto XVI ha annunciato in prima persona la propria intenzione di recarsi «appena possibile» in visita alla popolazione vittima del terremoto che ha colpito la provincia dell’Aquila. Una visita che avverrà «presto» ma, come precisato dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi subito dopo l’annuncio, «non imminente»; anche perché prima ci si dovrà accordare con la Protezione civile italiana, che presumibilmente, a quanto si apprende, darà il 'via libera' non appena la fase della prima emergenza sarà conclusa. La notizia è arrivata ieri al termine dell’udienza generale, quando Papa Ratzinger, prima dei saluti finali, ha voluto rinnovare la propria vicinanza spirituale alla «cara comunità dell’Aquila e degli altri paesi» colpiti dal sisma. «Ancora una volta – ha quindi detto il Pontefice – desidero dire a quelle care popolazioni che il Papa condivide la loro pena e le loro preoccupazioni. Carissimi, appena possibile spero di venire a trovarvi. Sappiate che il Papa prega per tutti, implorando la misericordia del Signore per i defunti, e per i familiari e i superstiti il conforto materno di Maria e il sostegno della speranza cristiana». «La sollecitudine con cui autorità, forze dell’ordine, volontari e altri operatori stanno soccorrendo questi nostri fratelli – ha aggiunto ancora – dimostra quanto sia importante la solidarietà per superare insieme prove così dolorose». Più tardi, verso le 12.30, il Papa ha telefonato all’arcivescovo dell’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, al quale ha espresso tutto il suo dolore per l’accaduto e la vicinanza nella preghiera per tutti i fedeli della diocesi colpiti dal sisma, confermando la sua presenza tra i terremotati appena sarà possibile. Circa il quando, «saranno tempi bevi ma non imminenti», e «non è stata ancora fissata una data», ha precisato padre Lombardi, mentre in un comunicato Molinari ha ringraziato «il Santo Padre per la visita che farà alla nostra città e a tutti i terremotati. È un dono grande, perché ci da speranza e forza per affrontare l’attuale situazione così drammatica e il futuro così difficile». Domani, a presiedere alle 11 i funerali di Stato per le vittime del terremoto, che si terranno nella caserma della Guardia di finanza dell’Aquila, sarà il cardinale segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone. Ad annunciarlo è stato ancora padre Lombardi, il quale ha anche spiegato che le esequie si svolgeranno con anche la celebrazione eucaristica, in quanto è stato infatti concesso un indulto speciale per derogare alla norma che stabilisce che il venerdì santo i cattolici non celebrino l’eucaristia. A concelebrare il rito ci saranno anche Molinari e il segretario generale della Conferenza episcopale italiana monsignor Mariano Crociata, il quale sarà nel capoluogo abruzzese anche domenica prossima per la messa di Pasqua, che verrà presieduta all’aperto da monsignor Molinari, con tutto il clero aquilano. Martedì 14 sarà invece il cardinale presidente della Cei, Angelo Bagnasco, a recarsi in visita nei luoghi colpiti dal sisma, come annunciato da un comunicato della Conferenza episcopale, le cui iniziative, dai tre milioni di euro già stanziati a quanto verrà raccolto nella speciale colletta indetta in tutte le parrocchie per la domenica dopo Pasqua, saranno tutte focalizzate alle esigenze esigenze immediate delle persone per rispondere all’emergenza. Secondo fonti della stessa Cei è invece prematura pensare ora a uno stanziamento di fondi per la ricostruzione delle chiese e delle altre strutture ecclesiastiche distrutte o danneggiate dal sisma.