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Il gesto. «Cari mamma e papà, alle Europee votate così»

Lucia Marchegiani e Matteo Rizzolli sabato 8 giugno 2024

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Lucia Marchegiani (45 anni) e Matteo Rizzolli (46), professori associati di materie economiche rispettivamente a Roma Tre e alla Lumsa, hanno raccontato ad Avvenire qualche giorno fa le ragioni per le quali hanno deciso di cedere il loro voto nelle elezioni europee del 2024 a due dei loro figli minorenni, Leonardo di 16 anni e Ginevra di 13 anni. Perché questa decisione? Perché i minorenni oggi sono esclusi dal voto e quindi discriminati sulla base degli stessi argomenti con cui venivano escluse altre categorie di cittadini: come i poveri, le donne ed altre minoranze prima di loro, i giovani oggi sono considerati immaturi per votare. Tuttavia, le capacità cognitive di un sedicenne spesso superano quelle di un sessantacinquenne. Anche la questione della presunta immaturità di giudizio, scarsa educazione civica e conoscenza degli argomenti andrebbe valutata anche per l’elettore adulto, ma questo aprirebbe un vaso di Pandora. Inoltre, l’esclusione dei più giovani dal voto ha conseguenze evidenti sulla spesa pubblica, che risulta sbilanciata a favore delle fasce di popolazione più rappresentate nel voto, ovvero gli adulti ed anziani. Infine, coinvolgere i giovani nel processo decisionale politico è un modo per discutere ideali e valori, favorendo la crescita e il confronto all’interno della famiglia. Alla aa luce di queste considerazioni, Lucia e Matteo hanno dialogato con i figli. Ecco il resoconto del loro colloquio familiare.

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Ginevra e Leonardo, cosa avete pensato quando vi abbiamo fatto questa proposta?

Ginevra (13). Io l’ho scoperto da Avvenire.

Leonardo (16). Inizialmente non ero così entusiasta, perché è un periodo molto intenso per via della fine della scuola e sapevo che mi avrebbe preso del tempo. Però ero curioso e interessato.

Hai già deciso come votare o aspetterai fino all’ultimo?

L16. Aspetterò fino all’ultimo perché in questi ultimi giorni ho più tempo, ma la decisione è più o meno presa...

G13. Dopo la mia iniziale selezione sono rimaste poche opzioni, ma ancora non ho deciso.

Come hai maturato la tua decisione?

L16. Sono attivo in un gruppo politico giovanile, la mia scelta era già indirizzata in una certa area. Per questo voto in particolare sono andato ad un evento elettorale di un candidato che mi interessa, e ho portato anche te papà.

G13. Sono partita dal test sul sito di un quotidiano per capire quali sono i partiti più vicini a me. Di quei due tre partiti individuati tu papà mi ha segnalato alcuni nomi di cui avevi sentito parlare e così ho letto le loro bio e cercato le interviste su YouTube e Tiktok.

Esprimerai una preferenza?

L16. Si, per un uomo. Il papà mi ha chiesto di usare una delle altre due preferenze che non uso per votare una donna.

G13. Si, probabilmente per una donna ma ancora non sono decisa.

Quali sono gli aspetti delle proposte su cui ti sei informato/a che ti hanno più colpito?

G13. Non una in particolare ma ho cercato di capire se i candidati ossero vicini alle mie idee.

L16. Se devo sceglierne una, l’idea di un esercito europeo e di una difesa comune.

Cosa pensi dell’Unione Europea? Ha portato cose buone o no all’Italia?

L16. Si, è indispensabile come organo per l’economia e la sicurezza. Ci sono dei temi però che dovrebbero rimanere di competenza degli Stati nazionali.

G13. Si, non solo per l’economia ma anche per la politica e la vita della gente.

Ti senti europeo/a?

L16. Si. Mi sento europeo quasi quanto mi sento italiano.

G13. Non quanto mi sento italiana ma si, mi sento europea.

Che cosa ti aspetti dall’Europa?

L16. Mi aspetto più indipendenza dell’Europa rispetto alle altre potenze globali.

G13. In effetti non so dove andrà l’Europa. Mi piace pensare a un’Europa più unita.

Visto che questo voto lo cederemo, pensi che noi genitori voteremo diversamente da te?

G13. Si, perché abbiamo idee diverse

L16. Si... Secondo me il papà sarebbe alla fine ricaduto nello stesso errore delle altre volte.

Perchè questa differenza?

G13. Perché certo ognuno ha idee diverse. Ma anche perché voi siete anziani e avete preferenze diverse dalle mie. Io penso alle mie priorità e voi alle vostre.

L16. Si c’è sicuramente una differenza di età ma forse in questo caso specifico non è questo elemento che determina il voto diverso tra me e il papà. Forse abbiamo semplicemente idee diverse.

Qual’è una cosa importante, una priorità da cui dipende la tua scelta?

G13. Sicuramente le libertà fondamentali ma queste sono in comune alle generazioni. Certo, se prendiamo ad esempio le pensioni, le nostre priorità sono molto diverse dalle vostre.

L16. Io non voto per le mie priorità, ma per quello che penso sia meglio per tutti i cittadini.

Ma si vota per interesse o per ideale?

G13. Per ideale... che però si trasforma in interesse.

L16. Per ideale. Anzi devo dire che la risposta di mia sorella mi fa un po’ arrabbiare

G13. Ma vattene vah…

Se i ragazzi della vostra età votassero, cosa pensate che vi verrebbero a promettere i politici?

G13. Il modo di fare propaganda sarebbe molto diverso: più social e più telefono, ed anche il linguaggio.

E i contenuti?

G13. Si certo, anche i contenuti, perché le esigenze delle fasce di età sono molto diverse.

L16. Non so rispondere perché mentre normalmente adulti e anziani votano per interesse, e di conseguenza le campagne dei politici sono basate sugli interessi, i giovani sicuramente votano più per ideali. Quindi non so dire in che modo questo cambierebbe il comportamento dei partiti e dei politici. Forse ci sarebbe più idealismo o forse semplicemente aumenterebbe solo la retorica idealista.

Dite la verità: noi genitori abbiamo cercato di influenzarvi?

L16. No

G13. Non di influenzarmi, ma sicuramente mi ha aiutato a raccogliere informazioni. Poi ho fatto ulteriori ricerche da sola.

Ne avete parlato con gli amici? Che hanno detto?

G13. I miei amici mi hanno chiesto perché ero sul giornale, in effetti. Anche la mamma di una mia cara amica appoggia l’idea, ma non so se poi davvero cederà il suo voto alla mia amica.

L16. La cosa che mi ha fatto arrabbiare è che alcuni dei miei amici sono i primi bigotti a non voler il diritto di voto per loro stessi perché non hanno una grande fiducia nei loro coetanei. Come le donne che combattevano contro le suffragette!