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La tragedia. Operaio ucciso sulla linea Bologna-Venezia. Ed è ancora caos ferrovie

Luca Liverani venerdì 4 ottobre 2024

Ritardi anche nell'Alta velocità per l'incidente di questa notte

Ferrovie ancora sotto i riflettori. Dopo il caos di due giorni fa per un guasto elettrico che ha provocato ritardi di ore e cancellazioni di treni, stavolta è per un incidente mortale. Un operaio di 47 anni di una ditta appaltatrice esterna, che stava lavorando per conto di Rfi, è stato investito questa notte da un treno lungo la linea Bologna-Venezia. A travolgere l'uomo intorno alle 4.30 di stamattina nella stazione ferroviaria di San Giorgio di Piano, comune della città metropolitana di Bologna - la tratta tra Castelmaggiore e S.Pietro in Casale - è stato un Intercity Roma-Trieste, che è poi potuto ripartire verso le 7.30.

A chiarire chi è stata la vittima dell'incidente è la Rete Ferroviaria Italiana, esprimendo cordoglio e vicinanza ai familiari. La dinamica, scrive in una nota «è al vaglio delle autorità competenti, alle quali Rfi sta offrendo la più ampia collaborazione. Da una prima ricostruzione, per cause ancora da accertare, al momento dell'investimento il tecnico si sarebbe spostato al di fuori dell'area interessata dalle lavorazioni. Verifiche in corso anche da parte di Rfi».

La circolazione ferroviaria sulla tratta interessata è cominciata a riprendere dalle 9, dopo la conclusione dell'intervento dell'autorità giudiziaria, che aveva fatto sospendere il transito dei treni. I convogli dell'Alta Velocità e gli Intercity sono stati instradati su percorsi alternativi e hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 60 minuti. Solo un Intercity notturno, partito ieri da Roma e diretto a Trieste, ha registrato un ritardo di 198 minuti. Cancellati 14 treni locali. Il tragico incidente di questa notte arriva a un anno dalla strage di Brandizzo, vicino Torino, quando nella notte tra il 30 e il 31 agosto 5 operai furono travolti e uccisi in situazioni analoghe.

Ed è una nuova pioggia di critiche sul ministro dei Trasporti, da due giorni nel mirino delle opposizioni per il caos della circolazione ferroviaria. La causa di quel blocco sarebbe stata un errore umano (un cavo tagliato da un chiodo) che ha interrotto l'alimentazione elettrica delle centrali alla stazioni Termini. Il tutto però, a quanto emergerebbe dai primi accertamenti, aggravato dal mancato intervento immediato dei tecnici, allertati solo dopo che gruppi di continuità - entrati automaticamente in funzione - avevano smesso di erogare l'alimentazione di emergenza.

Il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini esprime «profondo cordoglio» per la morte dell'operaio: «Torno a occuparmi di ferrovie, che negli ultimi giorni qualche complessità la danno, più che a me agli utenti della strada ferrata», dichiara poi il ministro in un videocollegamento ad un convegno a Grosseto sul Codice della strada.

«Dopo Brandizzo nulla è cambiato», attacca Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e parlamentare di AVS: «Non sono state introdotte nuove tecnologie per garantire più sicurezza: i manutentori non hanno ancora a disposizione strumenti per conoscere in tempo reale la circolazione dei treni. Salvini ha introdotto con il nuovo codice degli appalti - aggiunge Bonelli - una "deregulation" su norme di garanzia, trasparenza, trattamento economico e sicurezza dei lavoratori. Non bastano i ritardi ogni giorno per decine di migliaia di persone. Davanti a questo ennesimo "omicidio sul lavoro" è urgente che la premier Meloni cambi politiche e persone alla guida del ministero dei Trasporti: Salvini e i vertici di RFI. Di fronte al collasso del sistema ferroviario italiano come potete spendere 14 miliardi per il ponte sullo stretto?».

Come l'operaio morto stanotte, «in appalto erano anche i lavoratori della strage di Brandizzo, e in appalto - dichiara Nicola Fratoianni di Avs. leader di SI - era anche il lavoratore del chiodo che avrebbe paralizzato il traffico ferroviario nazionale qualche giorno fa. Noi chiediamo ormai da 4 anni di sospendere la catena di appalti e subappalti selvaggi».

«Questa ennesima vita spezzata sui binari ci deve far riflettere e porre seri interrogativi sulle condizioni di sicurezza della rete ferroviaria italiana, stressata e sovraccarica», commenta il capogruppo del Pd nella commissione trasporti della Camera, Anthony Barbagallo: «La sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri deve essere una priorità assoluta, non solo nelle parole. Rivolgiamo quindi un appello al ministro dei Trasporti Salvini affinché concentri le sue attenzioni su queste gravi problematiche e la smetta di usare il proprio incarico istituzionale per rincorrere facili consensi. Non perda altro tempo».

Per i parlamentari M5s delle commissioni Trasporti di Camera e Senato «è il momento che l'esecutivo avvii una riflessione seria, e che il ministro Salvini inizi a spendere larga parte delle sue ore lavorative sulle nostre ferrovie e non per organizzare raduni o tagliare nastri: le criticità sono troppe. In merito alla sicurezza sul lavoro, è ora che tutte le forze politiche comprendano che questo drammatico tema va messo in cima alla lista delle priorità nel nostro paese».