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Sisma. Campi Flegrei, terremoto di magnitudo 4.4 nella notte. Paura e panico a Napoli

Giuseppe Matarazzo giovedì 13 marzo 2025
Calcinacci caduti sul marciapiede e sulle auto a Bagnoli, Napoli

Calcinacci caduti sul marciapiede e sulle auto a Bagnoli, Napoli

Un boato, poi la scossa, fortissima, lunga una ventina di secondi. Così Napoli e tutta l’area dei Campi Flegrei si sono svegliate all’1.25 di oggi. Un terremoto di magnitudo 4.4, come quello del 20 maggio dello scorso anno, ma stavolta caratterizzato da «accelerazioni serie, mai registrate prima, a conferma della sua violenza», dice il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, che riporta quanto ha saputo dall'Osservatorio Vesuviano, che monitora costantemente il grande vulcano sotterraneo. Alla scossa principale ne sono seguite altre sei, la più forte delle quali, di magnitudo 1.6, è stata registrata alle ore 1.40. L'ultima, alle 3.26, è stata di magnitudo 1.1. Il sisma più violento, dal momento in cui si è riacutizzato il fenomeno del bradisismo. E anche degli ultimi quarant'anni.

L'epicentro è stato localizzato a due chilometri di profondità, in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli, a Pozzuoli. Ma è stato avvertito più minacciosamente - e ha fatto più danni - a Napoli, nel quartiere di Bagnoli, dove i calcinacci sono caduti dalle case (ma anche dalla chiesa di Sant'Anna, di cui ora si dovrà valutare la stabilità del campanile), finendo per strada o sulle macchine parcheggiate. E sempre a Bagnoli si registra l'unica persona ferita: una donna, che ha riportato qualche escoriazione per il crollo di un controsoffitto ed è stata soccorsa dai vigili del fuoco. Gli stessi che hanno aiutato ad uscire di casa diversi cittadini rimasti bloccati ai piani più alti delle loro abitazioni, specie in via Carafa, dopo che in seguito alla scossa le porte d'ingresso si sono bloccate.

Il sopralluogo dei Vigili del Fuoco al campanile della chiesa di Sant'Anna a Bagnoli, Napoli - Ansa

Pochi danni, dunque, per fortuna. Ma tanta paura, quella, sì. Perché non ci abitua alla paura, quando la terra trema in questo modo. Neppure se la terra sotto i piedi qui trema di continuo. Neppure se convivi da sempre con quel vulcano attivo. E così, all'1.25, quando la maggior parte delle persone dormivano, ai Campi Flegrei tutti si sono svegliati di soprassalto e sono scesi in strada, terrorizzati, per una scossa di magnitudo 4.4 ma che, in alcune zone, è stata percepita come ancora più forte.

Così la stanchezza, la sensazione di impotenza per una calamità che sembra essere sempre lì, dietro l’angolo, in situazioni come queste cedono all’esasperazione. Come è successo all'ex base Nato di Bagnoli, una delle aree che dovrebbero accogliere le persone in caso di emergenza, dove ci sono stati momenti di tensione tra alcuni dei tanti cittadini intenzionati a trascorrere lì il resto della notte e le forze di polizia. All'origine delle proteste, la chiusura dei cancelli, che alla fine sono stati forzati dalle persone in cerca di un luogo dove poter trascorrere la notte in macchina. La situazione si è poi normalizzata dopo che i cancelli sono stati aperti con la forza.

Panico a Napoli. Persona in strada, dopo la scossa, vicino all'ex base Nato a Bagnoli - Ansa

«Pretendiamo che il consiglio comunale si svolga qui a Bagnoli e che ci dicano una volta per tutte come vogliono affrontare la situazione», grida un uomo al megafono, applaudito dalla gente, mentre altri si dicono preoccupati per le crepe che hanno visto aprirsi dentro casa. Ma da subito partiranno le verifiche, assicurano i sindaci dei Comuni interessati e il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che può contare su dieci squadre dei vigili del fuoco già mobilitate per questi sopralluoghi. Le prime ad essere esaminate saranno le scuole, che i sindaci terranno chiuse almeno per oggi.