Raccolta fondi natalizie ancora in calo nel 2012 per un’organizzazione non profit su tre. Se per il 44% del settore le entrate sono in linea con l’anno precedente, infatti, ben il 34% fa registrare un netto peggioramento. Solo il 22% delle organizzazioni non profit, invece, migliora la prestazione. Sono questi i dati più rilevanti contenuti nella nona edizione semestrale dell’indagine “L’andamento delle raccolte fondi nel terzo settore: stime 2012 e proiezioni 2013” realizzata dall’Osservatorio di sostegno al non profit sociale dell’Istituto italiano della donazione (Iid) in collaborazione con l’Associazione italiana fundraiser (Assif). I dati raccolti, su un campione di oltre 200 organizzazioni non profit sono stati presentati oggi a Roma.
Natale 2012, dato più bassoLe organizzazioni non profit (Onp) intervistate nell'indagine registrano dunque dati di raccolta fondi da privati (cittadini e imprese) nel periodo natalizio 2012 in linea con il 2011: un 22% migliora le performance contro un 34% che le peggiora. «Il dato purtroppo non è positivo - sottolinea il rapporto - ma si inserisce nel trend negativo degli ultimi anni che ha avuto il suo picco verso il basso nel 2011, l’anno nero della raccolta fondi. Ricordiamo infatti che tra 2010 e 2011 è stato registrato un calo del 21% di Onp che miglioravano la propria raccolta». Facendo un confronto con gli anni passati, dopo un incremento a Natale 2010 di 10 punti in percentuali rispetto al 2009, dal 2011 in poi raccolte fondi natalizie registrano un costante peggioramento, attestandosi attorno ai valori pre 2010. In questo quadro il 2012 registra il valore più basso di Onp che migliorano (22%) nel periodo natalizio. Nonostante l’andamento negativo, però, una parte consistente delle organizzazioni ripone fiducia nel futuro. Le previsioni di fundraising per l’intero 2013 prevedono per il 36% delle Onp un miglioramento in termini di risultati, contro il 20% che immagina di peggiorare. A Natale 2012 le donazioni alle organizzazioni non profit sono diminuite in gran parte per la minore disponibilità di denaro dei donatori. Secondo il rapporto, infatti, tra le maggiori difficoltà riscontrate nel fundraising natalizio il 38% del campione indica la minore disponibilità economica dei donatori, seguito da un 24% che punta il dito contro la difficoltà di trovarne di nuovi. Non viene invece messa in discussione, la tenuta dei donatori fidelizzati (anche se viene riscontrata una minore disponibilità di denaro elargito). Solo il 6 per cento delle Onp, infatti, indica come maggiore problematica la perdita dei donatori già acquisiti in passato.
L’andamento annuale, l’8 per cento peggiora. Analizzando, invece, le entrate totali, cioè oltre il periodo natalizio (cifre stimate non essendo ancora disponibili i bilanci 2012), il quadro si fa più grigio: il 2012 sembra essere andato peggio rispetto al 2011, si dimezza infatti (passando da 30 per cento a 15 per cento) il numero delle Onp che stima miglioramenti nelle proprie entrate e aumenta di 8 punti in percentuale il numero delle Onp che peggiora. Inoltre il 36 per cento di Onp prevede di migliorare le proprie raccolte fondi per l’intero 2013, mentre il 20 per cento prevede di peggiorare rispetto al 2012.