Roma. Calenda contro Gualtieri: «Tornando indietro non lo appoggerei»
Attacco a sorpresa di Carlo Calenda contro il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che pure il fondatore di Azione aveva appoggiato al secondo turno per la corsa al Campidoglio: «Oggi, tornando indietro, non darei mai l'indicazione di voto personale su Gualtieri al secondo turno delle elezioni ma lascerei libertà. Lui non fa nulla, è supponente, resta chiuso nello studio a farsi le foto sul balconcino con le persone famose che lo vanno a trovare - ha detto l'ex ministro dello Sviluppo economico in una conferenza stampa sui 600 giorni dell'amministrazione Gualtieri, nella libreria Spazio Sette -. Fare il professore universitario o il presidente della commissione Ecofin e gestire, amministrare, sono cose differenti. Gualtieri è una bravissima persona, colta e intelligente, ma ha un grado di presunzione unito all'incapacità amministrativa che sta portando la città allo sbando». Poi l'invito esplicito al primo cittadino: «Scendi dal balconcino sindaco, fai un rimpasto perché ci sono assessori che non sono in grado di fare nulla e mettiti in connessione con le forze della città e l'opposizione, come noi che siamo sempre stati costruttivi».
Immediata la replica del Pd romano, affidata alle parole del capogruppo dem in Consiglio comunale, Valeria Baglio: «Siamo abituati alle sortite di Calenda, ma davvero questa mattina è sembrato in vena di recitare in fretta un compitino per non rovinarsi il fine settimana. Quello che un frettoloso Calenda omette di dire è lo stato in cui versava Roma: un'amministrazione ferma, anni di immobilismo con fondi non chiesti o non spesi, la gestione dei rifiuti allo sbando, strade colabrodo. Roma era una città in rovina, in fondo a tutte le classifiche di qualità della vita e ignorata a livello internazionale». Anche Giulia Tempesta, presidente della Commissione Bilancio in Campidoglio, ha voluto rispondere al fondatore di Azione, a suo avviso «ancora sotto schiaffo per essere stato messo all'angolo in ogni occasione da Matteo Renzi. Oggi decide di attaccare il sindaco Gualtieri - ha proseguito -, sparando a zero su tutto. Fa finta di non conoscere le condizioni in cui è stata lasciata la città dopo 5 anni di amministrazione Raggi».