Migranti. Dopo gli sbarchi, i comuni della Locride si mobilitano
Si mobilitano tutti i comuni della Locride per accogliere il fortissimo aumento di approdi di immigrati sulle coste joniche calabresi. Ben 13 in quattro mesi contro due dello stesso periodo dello scorso anno, 1.400 persone rispetto a 177, quasi decuplicate. Le amministrazioni comunali, convocate urgentemente a Roccella Jonica dal prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, hanno tutte dato la loro disponibilità a predisporre strutture adatte all’accoglienza, sia per ospitare gli immigrati approdati sulla propria costa, sia per aiutare i comuni vicini in difficoltà.
È il caso di Roccella Jonica che da solo ha accolto gran parte degli arrivi di quest’anno, anche 600 persone in 24 ore, avendo come unica struttura un grande tendone sulla banchina del porto. In quell’occasione il vicino comune di Siderno aveva accolto 83 degli immigrati giunti a Roccella. Ora la disponibilità si amplia a tutta la Locride.
«È stato un richiamo alla responsabilità – ci spiega il prefetto –. Ognuno di loro deve avere un’organizzazione e una struttura che gli consenta in caso di necessità di accogliere le persone che sbarcano nel loro territorio o eventualmente di supportare i paesi vicini che non riescono e gestire i flussi quando sono troppi. Individuando dei siti per dare una sistemazione degna a chi arriva e aiutare noi per tutte le attività quali vigilanza, screening sanitario, identificazione e fotosegnalamento. Si tratta della primissima accoglienza».
La risposta, ci tiene a sottolineare Mariani, «è stata positiva, c’è stata una generale disponibilità. Ci hanno solo chiesto di essere supportati dalle istituzioni. Si tratta di creare un coordinamento per gestire al meglio le situazioni che potranno verificarsi nei prossimi mesi, non solo a Roccella. Abbiamo concordato sulla necessita di individuare una linea operativa comune». Positivo il commento del sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito. «Abbiamo discusso di come attrezzarci per questa estate, che sarà particolarmente impegnativa. Si sta ragionando anche sulla creazione di vademecum operativo.
Chiederò al ministero dell’Interno di considerare la specificità di ciò che succede a Roccella e sono sicuro che troveremo interlocutori attenti ». «Dobbiamo attrezzarci tutti perché non ricada solo su Roccella – spiega anche il primo cittadino di Locri, Giovanni Calabrese –. In qualche modo tutti ci faremo carico di un’azione comune. C’è una mole di lavoro non indifferente. La Locride ha sempre dimostrato di essere terra di solidarietà e continueremo ad esserlo però dobbiamo ora strutturarci. Ma il governo deve aiutarci ». Si sta dunque lavorando a un protocollo operativo tra Prefettura, Comuni e Regione Calabria. E saranno rafforzate le strutture per l’identificazione degli immigrati per accelerare le procedure e non tenerli troppo tempo sulla banchina del porto di Roccella.