Mentre in Siria la situazione diventa sempre più grave, ad Acquaformosa, in Calabria, è nata la figlia di una coppia di rifugiati politici che vivono nel centro del cosentino. Alla bimba è stato dato il nome di Lava. La piccola, circondata dall'affetto dei suoi genitori, sta ricevendo le premure e le attenzioni dei volontari dell'associazione "Don Vincenzo Matrangolo", che gestisce i progetti Sprar.«Lava - ha detto il sindaco, Giovanni Manoccio - rappresenta la speranza che in Siria torni la pace e la concordia e che nessun veto, di nessuna Nazione, possa cancellare il diritto all'esistenza di un popolo. Per tutti rappresenta un alito di pace e serenità ed è per questo obiettivo, pur se temporaneo, che i paesi dell'accoglienza della Calabria si sono battuti e si battono quotidianamente».Questa sera ad Acquaformosa, nell'ambito del "Festival delle Migrazioni", dopo la proiezione del film "Il Volo" di Wim Wenders, alla presenza di Don Giacomo Panizza, l'Amministrazione comunale festeggerà la nascita di Lava discutendo di accoglienza e integrazione.