Attualità

CALABRIA. Gioiosa Ionica, sindaco e tre assessori in manette L'accusa è di voto di scambio

martedì 3 maggio 2011
Il sindaco e tre assessori della giunta di Marina di Gioiosa Ionica, nel Reggino, sono tra gli arrestati dalla polizia nell'ambito dell'operazione contro la cosca Mazzaferro, che questa mattina ha portato all'arresto di 40 persone. Il sindaco, Rocco Femia, che guida un'amministrazione espressione di una lista civica, e gli assessori sono accusati di associazione mafiosa. Secondo quanto emerso dall'inchiesta, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, in occasione delle elezioni comunali che si sono svolte nell'aprile del 2009, la cosca Mazzaferro avrebbe sostenuto la candidatura di Femia che poi è stato eletto. Uno dei tre assessori finiti in manette, Rocco Agostino, è anche candidato al Consiglio provinciale di Reggio Calabria per la lista «Raffa presidente» a sostegno del candidato del centrodestra alla presidenza Giuseppe Raffa. Gli altri due assessori arrestati sono Francesco Marrapodi, che ha la delega ai Lavori pubblici e urbanistica, e Vincenzo Ieraci, che ha la delega all'Ambiente. Durante le indagini, è emerso infatti che lo stesso sindaco si sarebbe rivolto ai vertici dell'organizzazione criminale per chiedere il loro sostegno durante la campagna elettorale. Le intercettazioni ambientali e telefoniche hanno prodotto delle prove che sono state ritenute inconfutabili dagli investigatori. Successivamente alla sua elezione, l'amministrazione avrebbe fatto in modo di affidare una serie di appalti pubblici a soggetti riconducibili alla cosca. Sono emersi condizionamenti anche negli appalti pubblici per la Ss 106 Jonica, l'importante arteria che collega Taranto con Reggio Calabria, e al Comune. Ulteriori dettagli saranno illustrati nei corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 in Questura alla presenza del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, in città per la manifestazione della Gerbera Gialla, e del procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone.