Attualità

Università. Si laurea la prima vincitrice di "Una Borsa per Willy Monteiro"

Redazione Romana giovedì 5 dicembre 2024

La Sede dell'Unint a Roma

Una borsa di studio intitolata a Willy Monteiro Duarte, il ragazzo di origini capoverdiane barbaramente ucciso a calci e pugni da alcuni balordi per aver cercato di difendere un suo amico durante una lite a Colleferro. A usufruire del sostegno messo a disposizione dall'Università degli Studi Internazionali di Roma – Unint è stata Isabella Rosa Rodriguez, capoverdiana anche lei. Domani, 6 dicembre, alle 14,00 la studentessa si laureerà e subito dopo la seduta di laurea seguirà una cerimonia alla quale sarà presente anche la madre di Willy, Lucia Monteiro Duarte, insieme ad alcuni familiari. La cerimonia si svolgerà nell’Aula Magna dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – Unint in occasione della consegna del Diploma di Laurea triennale in Mediazione linguistica Isabella aveva vinto ‘Una Borsa per Willy’, la borsa di studio che l’Unint aveva messo a disposizione di una studentessa o studente capoverdiano che fosse meritevole ma senza le possibilità economiche per poter realizzare i propri sogni. La motivazione con la quale era stata bandita ‘Una Borsa per Willy’ è che “la cultura è il miglior antidoto alla violenza”. Insieme alla madre e ai familiari di Willy, all’evento parteciperanno anche l’Ambasciatore di Capo Verde in Italia, Estevao Tavares Vaz, il Sindaco di Paliano, la città in cui viveva Willy, Domenico Alfieri, il Presidente dell’VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri, e gli studenti e le autorità accademiche dell’Unint.

Isabella Rosa Rodriguez, vincitrice di "Una borsa per Willy" - Ufficio Stampa Unint

Come già ricordato, quattro anni fa quello di Willy Monteiro Duarte fu un omicidio insensato e crudele compiuto da un gruppo di giovani guidato dai fratelli Bianchi. Per quel gesto eroico Willy venne insignito della Medaglia d’Oro al Valore civile alla memoria da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E in seguito allo sdegno che suscitarono quel brutale pestaggio e la morte del ragazzo, il governo varò una norma per l’innalzamento delle pene per il reato di rissa ed emanò un provvedimento amministrativo, il cosiddetto “Daspo Willy”, che impediva l’accesso a determinati locali ed edifici pubblici a chi era stato protagonista di atti di disordine e violenza.