Attualità

Salute mentale. Bonus psicologo, misura gradita ma insufficiente

En.Ne. lunedì 30 ottobre 2023

Con la pandemia sono cresciute le condizioni di stress e fragilità psicologica

Che cos’è il bonus psicologo?

Riconoscendo che l’emergenza pandemica e la crisi economica avevano causato un aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, il governo Draghi (con il decreto Milleproroghe del dicembre 2021) aveva istituito un contributo, il bonus psicologo appunto, per sostenere le spese di sessioni di psicoterapia presso specialisti iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti nell’ambito dell’albo degli psicologi.

Il contributo era limitato a soggetti con un indicatore Isee non superiore a 50mila euro e si fissava a un massimo di 600 euro a persona (50 euro a seduta), ma a calare al crescere dell’indicatore Isee. Per il 2022 erano stati stanziati 25 milioni di euro. Successivamente è stato allargato alle popolazioni residenti nei territori colpiti nelle alluvioni della scorsa primavera.

La prima Manovra del governo Meloni aveva stabilito di rendere strutturale la misura, ma tagliando in modo netto le risorse: nel 2023 sono stati stanziati 5 milioni, e dal 2024 in poi 8 milioni.

Come si richiede?

La domanda deve essere presentata all’Inps, tramite procedura telematica. Per il 2022, le domande andavano presentate tra il 25 luglio e il 24 ottobre, e il bonus andava utilizzato entro 180 giorni dall’accoglimento della domanda. Le domande per i residenti nei territori alluvionati erano aperte fino al 31 agosto.

Non è stato ancora possibile presentare le domande per quanto riguarda il 2023, perché non è stato ancora pubblicato il decreto attuativo, e la relativa circolare Inps con le istruzioni operative.

Quanti ne hanno usufruito?

Nonostante il gran numero di richieste, quasi 400mila, ne erano state accolte meno di un decimo. Ed erano avanzate risorse. La misura era stata quindi apprezzata, anche se non era andata esente da critiche, in particolare il fatto che la graduatoria si basava sull’ordine di presentazione delle domande (chi prima arriva, meglio alloggia).

In secondo luogo che la misura del contributo rimborsava solo un piccolo numero di sedute da uno psicoterapeuta, e non un completo piano di assistenza che può durare mesi, se non anni. Mentre la misura poteva essere richiesta una volta sola, cioè per un solo ciclo.