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Bologna. Fumo in casa da una stufetta elettrica: muore madre con 3 bambini

Redazione Attualità venerdì 15 marzo 2024

Una stufetta elettrica sarebbe all'origine della tragedia accaduta a Bologna, dove in un appartamento tre bambini e la loro madre sono morti.

Il dramma si è consumato nella notte in un'abitazione in via Bertocchi, alla periferia della città. Quando sono arrivati i vigili del fuoco nell'appartamento al quarto piano, su una palazzina di otto, hanno trovato un ambiente saturo di fumo e verosimilmente è stata questa la causa delle morti della donna e dei suoi tre figli piccoli. All'arrivo dei vigili del fuoco per i bambini non c'era più niente da fare. La donna, 32 anni, di origini romene, è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Maggiore ma le sue condizioni sono apparse subito molto gravi ed è morta in seguito. I bambini avevano 2 anni (due gemelli) e 6 anni.

Sono in corso le verifiche sulla dinamica dell'incendio: i sospetti si concentrano su una stufetta elettrica. L'incendio infatti sarebbe stato di modeste dimensioni e ha coinvolto uno scaldino in camera da letto, dal quale si è sprigionato tanto fumo. L'intervento dei vigili del fuoco, con il nucleo investigativo antincendio, è di poco prima dell'una e si è concluso intorno alle 5. La procura ha aperto un fascicolo.

Il marito della donna e padre dei tre piccoli non era in casa, perché fuori per lavoro.

«Esprimo il profondo dolore e cordoglio della città per questa terribile tragedia, che ha spezzato la vita di una giovane famiglia - ha commentato il sindaco di Bologna Matteo Lepore -. Attendiamo di conoscere, dagli accertamenti in corso, maggiori dettagli sulle cause dell'incendio e sull'identità delle persone coinvolte. Ai familiari e ai cari delle persone colpite va la nostra sentita e fattiva vicinanza».

«Sono profondamente addolorato per la scomparsa di una donna e dei suoi tre bambini avvenuta a causa di un incendio che si è verificato nella notte in un appartamento a Bologna. Esprimo alla famiglia la mia vicinanza e il mio cordoglio, e ringrazio gli operatori dei Vigili del fuoco e delle Forze di Polizia che sono prontamente intervenuti sul luogo della tragedia», ha ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

Preghiera e vicinanza alla famiglia sono state espresse dall'arcivescovo cardinale Matteo Zuppi, impegnato in queste ore a Roma e in Vaticano e dalla Chiesa di Bologna. «La parrocchia della Beata Vergine Immacolata nel cui territorio risiedeva la famiglia – afferma il parroco don Andrés Bergamini, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso – è vicina alla famiglia e a tutti gli ortodossi romeni che vivono a Bologna. Questa mattina mi sono recato con il mio predecessore, don Giuseppe Ponzoni, nella chiesa di San Luca Evangelista a Casteldebole anche per portare la vicinanza dell’arcivescovo e della Chiesa di Bologna, insieme a padre Trandafir, nel momento di preghiera per i defunti, per queste vittime innocenti». «Quando ho ricevuto la notizia – racconta padre Trandafir Vid, parroco di San Luca Evangelista della Chiesa ortodossa romena – sono rimasto senza parole. Conoscevo molto bene le vittime: erano credenti e praticanti. Ho battezzato i due gemellini nella nostra chiesa di Olmetola e tante volte ho dato la comunione alla famiglia. Le parole non riescono ad esprimere ciò che provo in questo momento. Preghiamo perché Dio li riceva nel suo Regno. Tutti loro saranno per sempre nella nostra memoria».