Coronavirus. 30.550 nuovi casi (con 212mila tamponi). 352 decessi
Quello che ieri era stato un primo, timido segnale positivo sulla curva dell'epidemia da coronavirus italiana, oggi viene confermato dai numeri del Bollettino del ministero della Salute: sono sempre tantissimi, troppi, i 30.550 nuovi contagi registrati in 24 ore nel nostro Paese, ma a fronte dei quasi 212mila tamponi processati il rapporto test/positivi scende ancora, e per il secondo giorno consecutivo, stavolta dal 15,4% di ieri al 14,4.
Ed è sul fronte dei contagi che sono puntati gli occhi degli esperti adesso: soltanto se si riuscirà a invertire questa rotta, lentamente, si comincerà ad osservare (sebbene con un ritardo di due settimane, lo abbiamo imparato in base ai tempi di incubazione del virus) un'implosione anche nei decessi e nei ricoveri. Restano drammatici, per altro, i numeri relativi a questi due ambiti: il Bollettino registra altri 352 morti in un giorno, 67 terapie intensive in più (ora sono a quota 2.292) e oltre mille ricoveri (22.116 il totale dei pazienti ospedalizzati da Nord a Sud).
A presentare i dati, oggi, in una conferenza stampa rimandata di oltre un'ora a causa delle infinite trattative in corso per la definizione del nuovo Dpcm e l'attesa suddivisione dell'Italia nelle tre zone (rossa, arancione e gialla), il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Che ha ricordato come per vedere risultati decisivi sulla curva dei contagi «bisognerà comunque attendere almeno altre due settimane». E che ha evidenziato come, nonostante il numero delle terapie intensive continui a crescere, «non si registrino ancora criticità visto che rispetto alla Fase 1 è aumentata la capacità dei ricoveri».
A Napoli tamponi sotto la tenda dell'Esercito - Ansa
Per quanto riguarda le Regioni, sono soprattutto Lombardia, Piemonte e Campania a preoccupare ancora. La prima con quasi 7.800 casi in un giorno (anche se a fronte di oltre 43mila tamponi, anche qui il rapporto test/positivi è tornato a contrarsi, dal 21% al 17,7), altre 32 terapie intensive, 278 ricoveri e 96 decessi. Male Milano, che ieri era rimasta sotto i mille casi e oggi invece sfiora i 2mila. La Campania invece supera i 4mila casi in un giorno (a fronte di quasi 22mila tamponi, il rapporto test/positivi qui è al 18%), mentre il Piemonte 3.587. Non serve che l'Rt venga messo nero su bianco, in queste aree, per capire che con certezza entreranno nella lista delle zone rosse almeno per i prossimi 15 giorni. Con buona pace dei governatori, in particolar modo quello lombardo Attilio Fontana, che pure ha sottolineato come i numeri della curva stiano lentamente migliorando.