«Quando il capo di gabinetto della questura di Milano Pietro Ostuni chiamò il questore per avvertirlo della telefonata di Silvio Berlusconi sapeva benissimo che la vicenda della nipote di Mubarak era una balla colossale e sapeva benissimo che la ragazza era minorenne, marocchina e scappata da una comunità e che interessava all'allora presidente del consiglio". È un passaggio della requisitoria di
Ilda Boccassini a processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi, alla fine della quale il pm ha chiesto 6 anni di reclusione per l'ex premier Silvio, imputato di concussione e prostituzione minorile nel processo Ruby. Boccassini ha anche chiesto per Berlusconi l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il Pm, nella ricostruzione di quel che accadde nella notte tra il 27 e 28 maggio 2010, ha definito più volte la "storia" della nipote dell'ex rais "una bufala" e "una scusa grossolana" inventata dall'ex premier. "Ho potuto dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio che quella notte i vertici e funzionari della questura a seguito di una interferenza del Presidente del consiglio rilasciarono la minore e la affidarono a una prostituta, tramite la Minetti", ha aggiutno Boccassini. E, ancora: «Non vi è dubbio - per il pm - che Karima El Marough aveva fatto sesso con Berlusconi e ne aveva ricevuto dei benefici" e che l'ex premier "sapeva che la ragazza era minorenne".Ruby "mente e nega di avere avuto rapporti sessuali" con Berlusconi, perché ha avuto "un tornaconto personale quantificato in milioni di euro", ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano nella sua requisitoria. Secondo il pm, "l'interesse" dell'ex premier per il rilascio della giovane marocchina dalla Questura nel maggio del 2010 si basava sul suo "timore" che "si potesse disvelare che quella minorenne avesse fatto sesso con lui" e ciò che "accadeva ad Arcore".Ruby "aveva una furbizia orientale, i genitori non riuscivano a tenerla a freno e lei sfruttava a proprio vantaggio l'avvenenza fisica e il fatto di raccontare la storia della povera musulmana scappata da un padre-padrone". Questo passaggio della requisitoria di Boccassini ha sollevato le proteste di alcuni esponenti politici del Pdl."Non abbiamo dubbi che Ruby si prostituisse", ha detto Boccassini. "Possiamo credere che una persona che ha dedicato la sua vita e il suo credo a Berlusconi come Emilio Fede, non gli abbia detto che Ruby era minorenne?". Con questa domanda retorica il pm Ilda Boccassini ha chiarito che l'ex premier era a conoscenza della minore età di Ruby.
Berlusconi: requisitoria ispirata all'odio. "Non mi è stato possibile ascoltare la requisitoria. Ho letto le agenzie. Che devo dire? Teoremi, illazioni, forzature, falsità ispirate dal pregiudizio e dall'odio, tutto contro l'evidenza, al di là dell'immaginabile e del ridicolo. Ma tutto è consentito sotto lo scudo di una toga. Povera Italia!": Così Silvio Berlusconi, in una nota, ha commentato la performance processuale di Ilda Boccassini.
Ghedini: richiesta di condanna altissima. "È una richiesta molto alta, altissima se rapportata al fatto storico contestato". È stato questo il primo commento dell'avvocato Nicolò Ghedini dopo la richiesta di condanna a sei anni per Berlusconi nel processo Ruby. Il legale di Silvio Berlusconi ha ribadito, uscendo dal tribunale, che "è una richiesta di pena a nostro parere sconnessa dalla realtà processuale". "Ma siamo a Milano e possiamo aspettarci di tutto", ha chiosato. Secondo Ghedini, la Procura "ha parlato di un altro processo e non di questo, con ricostruzioni parziali che non corrispondono alla reale situazione probatoria". E ancora: "Non c'è nessun problema e nessun collegamento tra le sentenze e il Governo". Così l'avvocato ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto se la richiesta di condanna a 6 anni di Berlusconi possa influire sulle sorti dell'esecutivo.