Napolitano "ha esercitato le sue prerogative al di là dei limiti previsti dalla
Costituzione, ha snaturato il senso politico e morale della figura del capo
dello Stato". Così
Paolo Becchi, sul blog di Grillo, in un post dal titolo
'Impeachment a Napolitano?'. Il senso è "costringere Napolitano alle dimissioni"
e sconfiggere "le larghe intese".Paolo Becchi, giurista di riferimento del
M5S, in apertura del lungo post pubblicato sul blog di Grillo scrive: ''Nel 1991
Giorgio Napolitano, in occasione della richiesta di impeachment contro l'allora presidente della Repubblica Cossiga, prudentemente, storceva il naso di fronte
alla messa in stato d'accusa: eppure non esitava a domandare le dimissioni del capo dello Stato, notando come 'si è totalmente smarrito il senso della misura
al Quirinale'''. ''Che ne è oggi del senso della misura al Quirinale?'', domanda
provocatoriamente Becchi. Che critica duramente la posizione del capo dello
Stato su amnistia e indulto (per ''salvare il Caimano'', sostiene) e lo accusa
di essere ''fazioso'': ''Napolitano si è servito dei poteri previsti dalla
Costituzione non per difendere la legalità costituzionale, ma a fini politici -
attacca Becchi - difendere a tutti i costi le 'larghe intese' tra PDL e PD-L.
Dall'attacco contro il M5S, è ormai evidente che questo Presidente della
Repubblica non rappresenti più l'unità della Nazione, ma soltanto una parte del
Paese: quella che ha voluto le 'larghe intese' della partitocrazia, quella che
cercherà, con tutti i mezzi a sua disposizione, di salvare ancora il Caimano''.
Di qui la proposta dell'impeachment: ''Che Napolitano abbia violato o meno una
norma giuridica, certo è che egli ha esercitato le sue prerogative al di là dei
limiti previsti dalla Costituzione, ha snaturato il senso politico e morale
della figura del capo dello Stato. L'impeachment è, allora, il momento in cui il
Parlamento valuta la condotta del Re: sulla base della Costituzione lo accusa,
lo giudica e lo condanna politicamente. Per questo la messa in stato d'accusa ha
un valore indipendente dal giudizio che, su di essa, darà poi la Corte costituzionale''. Avrebbe l'effetto, sgradito al M5S, di ritardare il momento di
possibili elezioni, ma sarebbe ''la sconfitta delle larghe intese''.