Nelle prime ore di questa mattina la Polizia
ha effettuato in sette province italiane una vasta operazione
antiterrorismo nei confronti di appartenenti ad un'organizzazione
terroristica internazionale affiliata ad al-Qaeda.
La base operativa del network terroristico si trovava in Sardegna.
L'indagine, diretta dalla Procura Distrettuale di Cagliari e
coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo (Sca) della
Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha coinvolto
le Digos di sette province italiane.18 le ordinanze di custodia cautelare nei confronti "di appartenenti ad un'organizzazione dedita ad attività criminali transnazionali, che si ispirava ad al-Qaeda e alle altre formazioni di matrice radicale sposando la lotta armata contro l'Occidente e il progetto di insurrezione contro l'attuale governo in Pakistan"."Dalle conversazioni intercettate tra i componenti della cellula di Al Qaida che ha operato in Sardegna è emersa la presenza in Italia di un kamikaze e l'ipotesi che si progettasse un attentato in Vaticano". Lo hanno riferito gli inquirenti nel corso della conferenza stampa inProcura a Cagliari. L'ipotesi degli inquirenti
che si stesse progettando un attentato in Vaticano "risale al 2010 e
non ha avuto alcun seguito". Lo ha sottolineato padre
Federico Lombardi,
portavoce vaticano, commentando le ipotesi avanzate dopo l'importante
operazione degli uomini dell'antiterrorismo. Ad ogni modo, ha aggiunto, "non si tratta di un fatto oggi
rilevante e non è motivo di particolari preoccupazioni"."Siamo tutti esposti e abbiamo
tutti paura, ma il Papa è molto tranquillo in questo, basta
vedere come incontra le persone con grande lucidità e serenità", ha aggiunto da parte sua il segretario di Stato Vaticano
Pietro Parolin.
Gli investigatori hanno riscontrato che alcuni degli indagati sono responsabili di "numerosi e sanguinari atti di terrorismo e sabotaggio in Pakistan compresa la