E' il terzo caso in meno di una settimana. Un'altra piccola vita travolta e uccisa sulle strisce pedonali mentre attraversava tenendo stretta la mano della mamma. Un copione che si ripete troppo spesso in Italia e che rende ormai improcrastinabile l'adiozione di norme più severe che prevedano l'omicido stradale. L'ultimo caso ieri sera, poco dopo le dieci: un bimbo di cinque anni è morto ucciso
da un'auto mentre attraversava la strada con la madre e la sorella maggiore in prossimità delle strisce pedonali. L'incidente a
Rubiera, paesino provincia di Reggio Emilia, proprio davanti una caserma dei carabinieri. Una ragazza
albanese alla guida di una Ford Fiesta ha investito i tre pedoni.
Attivati i soccorsi per il bimbo, travolto dall'auto, non c'è
stato nulla da fare. La madre è in gravi condizioni. Ferita
anche la sorella. Accertamenti ancora in corso da parte dei carabinieri per definire la dinamica dell'incidente.
I PRECEDENTI Domenica sera un bimbo di nemmeno tre anni è stato travolto, trascinato per un'ottantina di metri da un'auto a Ponte Nuovo, alle porte di Ravenna. L'auto non si è neanche fermata ma il pirata della strada è stato poi fermato dagli agenti. Si tratta di un uomo di 37 anni, bulgaro, da tempo domiciliato a Lido Adriano, sul litorale ravennate.
Martedì una bambina di otto anni è morta in un incidente stradale in pieno centro a Jesolo. La piccola stava attraversando la strada sulle strisce pedonali accompagnata dalla mamma quando un'auto guidata da un uomo le ha investite per cause al vaglio della polizia municipale. La bambina, subito soccorsa, è stata portata in ospedale dove però, a causa della gravità delle ferite riportate, è morta poco dopo nonostante il tempestivo intervento dei medici.
NEL 2014 SONO 48 I BIMBI MORTII numeri tracciano un bilancio drammatico di quello che succede ogni giorno sulle strade italiane. Nei primi cinque mesi di quest'anno i bambini morti in oltre 380 incidenti stradali sono stati 20. Nel 2013 in 832 incidenti ne erano morti 52: in pratica, uno a settimana. Ma tra queste vittime, ci sono quelle morte per colpa di un pirata della strada: col piccolo ucciso a Ravenna il bilancio tragico quest'anno parla già di due vittime. Fino a giugno le piraterie in Italia sono state complessivamente 383, con 48 morti e 473 feriti; 29 hanno coinvolto bambini, due appunto sono morti e 32 sono rimasti feriti. A mettere in fila i numeri è stata ancora una volta l'Asaps, associazione sostenitori amici polizia stradale che ha sede a Cesena, che torna a chiedere l'istituzione del reato di omicidio stradale.