Il caso. Egiziana, 17 anni: la storia della mamma che ha abbandonato il bimbo a Milano
Il caseggiato dov'è stato trovato il bimbo il primo febbraio
È stata rintracciata la madre del bambino abbandonato il primo febbraio scorso davanti all'appartamento di una casa popolare in via degli Apuli, alla periferia ovest di Milano. Si tratta di una ragazza di 17anni egiziana che ha tenuto nascosta la propria gravidanza ai genitori ed è stata convita ad abbandonare il bambino dal proprio compagno, il quale ha poi fatto perdere le tracce di sé. La giovane è stata denunciata all'autorità giudiziaria insieme ad un'amica 19enne che l'ha aiutata a partorire e quindi ad abbandonare il neonato in modo che fosse ritrovato da chi potesse prendersene cura.
«Sua mamma è morta di parto, io non posso occuparmi di lui. Lo lascio insieme a voi finché non riesco ad aggiustare la mia vita. Sono qui vicino». Era il messaggio, scritto in arabo su un foglio A4 al computer, con il quale il neonato era stato abbandonato sulla soglia di casa del 54 enne, egiziano, che vive nelle case popolari del quartiere Giambellino di Milano, insieme alla moglie e ai loro quattro figli.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia Milano Porta Magenta, diretta dal capitano Nicola de Maio, anche attraverso l'esame delle telecamere, la ragazza madre ha partorito il 26 gennaio nel bagno di un supermercato, senza che nessuno se ne accorgesse, assistita dall'amica 19enne. Di conseguenza il bimbo ritrovato il primo febbraio scorso, aveva 5 giorni e non era di un mese, com'era stato detto.
La giovane donna non voleva tenere il bimbo perché nato fuori dal matrimonio e non voleva nemmeno che i genitori sapessero del parto (aveva tenuto nascosta la gravidanza). In questo è stata convinta dal suo compagno, che si è poi dileguato dal giorno del parto. Allo stesso tempo probabilmente la 17enne non voleva neanche separarsi dal figlio, così ha provato ad abbandonarlo (nella sua mente "a farlo adottare") prima a una donna che non poteva avere figli, il giorno dopo, e quindi, cinque giorni dopo (era andata lei stessa a riprendersi il bambino), davanti alla soglia di casa dell'egiziano con moglie e cinque figli, dove poi è stato ritrovato.
Il 54enne infatti ha deciso di chiamare subito il 118 e i carabinieri. Ora K. (l'iniziale del suo nome sul biglietto) è stato dato in adozione, avrà una famiglia e un nome diverso da quello che c'era scritto nel messaggio tra le coperte che lo avvolgevano. La madre, che non intende riaverlo, è seguita dai servizi sociali.