ROMA. Bimba morta dopo intervento, sospeso l'anestesista. Accertamenti su catetere
Accertamenti sul catetere venoso centrale, utilizzato nel corso dell'intervento alla bambina di due anni poi deceduta nel policlinico di Tor Vergata sono stati disposti dalla procura di Roma per stabilire se le dimensioni dello strumento fossero compatibili con quelle della bambina. Il catetere è stato sequestrato dai carabinieri del Nas nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo. Gliaccertamenti, ma solo con riferimento ad alcuni atti urgenti, sono attualmente delegati dal pm Maria Bice Barborini in quanto il titolare del procedimento, Pantaleo Polifemo, è in ferie.Il direttore generale del Policlinico, Enrico Bollero, ha però spiegato che "dalla relazione della direzione sanitaria mi è stato certificato che il catetere era pediatrico. Mi sembrerebbe assurdo che trattandosi di un bambino di due anni e mezzo un qualunque medico possa prestarsi a fare un intervento di questo tipo con un catetere da adulto". Bollero ha anche confermato che l'anestesista coinvolto nell'intervento "è stato sospeso". Posso annunciare - ha aggiunto Bollero - che "in attesa di ulteriori accertamenti ho firmato un primo provvedimento di sospensione cautelare per l'anestesista coinvolto nell'intervento. Ho nominato una commissione di qualificati e riconosciuti professionisti esterni alla struttura - ha concluso - nelle persone del professor Pirozzi, capodipartimento di Anestesia del Bambin Gesù, del professor Inserra, primario di chirurgia generale e toracica del Bambin Gesù, e del professor Marsella, medico legale". Ieri sera a Gela si sono celebrati i funerali della piccola Gloria, nella chiesa di San Rocco. La mamma della piccola, al quinto mese di gravidanza, ha avuto un momento di profonda commozione quando, in chiesa, siè inginocchiata davanti feretro della sua bambina, tra corone di palloncini bianchi e rosa, e in lacrime, ha baciato più volte la minuscola bara bianca. Ha ripetuto le parole che sono state scritte dai familiari su uno striscione a fianco della foto della piccola: "Ci mancherai - si leggeva nel maxi poster - ma il tuo ricordo ci darà la forza per affrontare con un sorriso la vita, proprio come hai fatto tu. Sei il nostro Angelo".Duro, nella sua omelia, don Enzo Romano, che ha parlato di "negligenza, superficialità" e di "malasanità" non solo al Sud ma nell'intera Italia. "Fermate i cretini, prima che facciano altro male!" - ha detto il prete. "Tutti i genitori vorrebbero che i propri figli diventassero medici, architetti, ingegneri, ecc, ma non abbiamo bisogno di dottori incapaci perché ammazzano". "Bisogna allora trovare la forza, il coraggio e la consapevolezza di fermarli e di far fare loro un mestiere con il quale non nuocciano alla comunità".