Il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone ha dato il via ieri sera all’Anno Celestiniano con la celebrazione all’Aquila della Messa e la solenne apertura della Porta Santa. È stato il modo per manifestare la vicinanza del Papa – era la prima volta che un segretario di Stato presiedeva la celebrazione – a una città e a una popolazione che ancora soffrono per il terremoto. A dire il vero la manifestazione era stata al centro dell’attenzione dei media per una cena ufficiale che avrebbe dovuto concludere la serata ma che per una serie di circostanze è stata annullata. Ma andiamo per ordine. Bertone è arrivato in città in tarda mattinata e ha voluto salutare i vigili del fuoco «per esprimere – sottolinea la Sala stampa vaticana – apprezzamento e gratitudine per il loro straordinario impegno». Visitando le tende che ospitano gli uffici «ha voluto rendere omaggio al lavoro svolto dai vigili del fuoco all’Aquila – ha spiegato il comandante generale, Antonio Gambardella –, si è voluto complimentare e sincerare che nonostante la sede sia lesionata il lavoro dei vigili continui alacremente, nel solito modo e senza interruzione». Gambardella ha spiegato poi che «Bertone si è complimentato per la prova di vicinanza dei vigili alla popolazione». A Bertone i vigili hanno consegnato una targa ricordo, il cardinale ha ricambiato con un rosario.Dopo aver pranzato all’hotel Federico II con l’arcivescovo dell’Aquila Giuseppe Molinari e con altre autorità, tra cui il sindaco Massimo Cialente, il presidente della Provincia Stefania Pezzopane e il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, Bertone si è preparato per la solenne cerimonia, cui hanno partecipato i vescovi della Conferenza episcopale abruzzese-molisana, col loro presidente Carlo Ghidelli, arcivescovo di Lanciano-Ortona. All’inizio della celebrazione, officiata nel parco della Transumanza a ridosso della Basilica di Collemaggio gravemente ferita dal sisma, Molinari ha ringraziato Bertone della sua presenza, sottolineando che la celebrazione che si stava vivendo era «colma di speranza per ognuno di noi e per tutta la nostra città dell’Aquila», della speranza che «nasce dalla consapevolezza che il Signore ci è vicino, malgrado tutto». Nella sua omelia Bertone, applaudito dai fedeli, ha ricordato la visita del Papa e ha auspicato una rapida rinascita della città. Ricordando anche gli impegni presi dai grandi della terra al G8, ha sottolineato gli aspetti religiosi e sociali della Perdonanza celestiniana.Dopo la celebrazione non si è svolta la cena prevista, sempre al Federico II, col cardinale, i vescovi e le autorità politiche. La notizia del cambiamento di programma, con quella del mancato arrivo all’Aquila del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è stata diffusa dalla Sala stampa vaticana in tarda mattinata, ribadita dalla Radio Vaticana nel notiziario delle 14 e pubblicata per esteso e in bella evidenza nell’ultima pagina (quella solitamente riservata al Papa) dell’Osservatore Romano uscito nel pomeriggio con la data di oggi (dove tra l’altro campeggia – in prima – una pungente critica a un articolo di Vito Mancuso apparso su Repubblica di ieri particolarmente velenoso nei confronti del segretario di Stato). La Sala Stampa vaticana ribadisce che «su invito dell’arcivescovo dell’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, e del comitato per la Perdonanza celestiniana, il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, si è recato oggi (ieri per chi legge, ndr) nella città dell’Aquila per rinnovare i sentimenti di vicinanza e di affetto del Santo Padre alle popolazioni terremotate». E aggiunge: «Al termine della celebrazione, l’arcivescovo aveva pensato, in un primo momento, di organizzare una cena quale segno di ringraziamento al segretario di Stato, ai vescovi e alle autorità per la loro presenza e per la loro opera a favore delle vittime del terremoto. In un secondo tempo, si è preferito cancellare la cena e devolverne il costo a beneficio dei terremotati». Quindi, dopo aver ricordato la visita del porporato ai Vigili del fuoco, si specifica: «Per evitare strumentalizzazioni, il presidente del Consiglio, onorevole Silvio Berlusconi, ha delegato come rappresentante del Governo italiano, l’onorevole Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio», che ha incontrato Bertone poco prima della Messa per un breve colloquio e al termine della liturgia per un saluto insieme ad altre autorità.