PROCESSO LAVITOLA. Berlusconi ascoltato in procura a Roma
Berlusconi, convocato nella veste di testimone-indagato in
procedimento connesso, era accompagnato dai suoi legali, gli
avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo.
Al procuratore Giuseppe Pignatone, all'aggiunto Francesco
Caporale e al pm Simona Marazza, il leader del Pdl avrebbe
ribadito la versione di sempre: quei soldi rappresentavano un
aiuto a Tarantini, indicatogli da Lavitola come un imprenditore
in difficoltà economiche.