Ex Cavaliere. Silvio Berlusconi gioca d'anticipo e con una lettera
inviata alla federazione dei Cavaliere del lavoro annuncia
l'autosospensione dall'incarico. Una mossa, spiegano i suoi
uomini, costata cara all'ex capo del governo che prima di tutto
si è sempre considerato un imprenditore: Nonostante sia un
imprenditore da oltre 50 anni scelgo di fare un passo indietro
prima che sia il mio mondo a mettermi in discussione.
Berlusconi è "amareggiato" spiega il suo consigliere Giovanni
Toti, ma per nulla pronto a mettersi da parte: resto in campo,
dovranno farsene tutti una ragione, continua a ripetere ai suoi
uomini. Ecco perchè appena rientrato a Roma decide di convocare
un vertice con lo stato maggiore per partito per parlare delle
candidature alle elezioni europee. Di carne al fuoco ce n'è
parecchia ma uno dei nodi più delicati pare sia stato sciolto e
cioè la possibilità che i parlamentari possano essere candidati
nelle liste. Si parla di Raffaele Fitto al Nord così come, ma
ancora non è certo perchè al momento l'unico ad essere presente
nelle liste pare sia il parlamentare pugliese, di Renato
Brunetta nella circoscrizione Nord Est. Casella ancora vuota
anche per le Isole mentre sembra certo che al Nord Ovest correrà
Giovanni Toti e al Centro Antonio Tajani. Una decisione che
certo solleva qualche malumore tra gli altri parlamentati che
avrebbero voluto correre nelle elezioni di maggio. A precisare
che nessuna decisione è stata presa in merito ai capilista è una
nota dello stesso ufficio stampa azzurro. Sui capilista è ancora
tutto da decidere perchè se l'intenzione è quella di continuare
con la battaglia su Silvio Berlusconi, l'altra ipotesi è quella
che a correre possa essere una delle figlie del Cavaliere
Barbara o Marina. Un notizia che ciclicamente torna sotto i
riflettori con l'ex premier però pronto a mettere le mani avanti
dicendosi contrario all'idea che uno dei suoi familiari scenda
in politica: gli verrebbe riservato il mio stesso trattamento -
è il ragionamento fatto - non lo posso permettere.
Nessun problema invece per quanto riguarda il simbolo con il
nome di Berlusconi. L'ipotesi che non possa essere presentato
non è praticabile. Semmai uno dei punti su cui si ragiona è che
la gente possa scrivere sulla lista il nome di Berlusconi, che
non è candidato, con il rischio di invalidare la scheda: ma
anche in questo caso, se l'errore fosse di molte persone- si
spiega- è possibile fare ricorso per evitare che la scheda venga
annullata e si perda il voto di lista.
Anche la strategia che il Cavaliere metterà in campo per le
elezioni europee è tutta da decidere: incombe infatti la data
del 10 aprile, giorno in cui il tribunale di Milano deciderà se
mandare l'ex Cav ai servizi sociali oppure agli arresti
domiciliari. Nel partito non fanno previsioni anche se la
'mossa' di doversi dimettere da Cavaliere è stata interpreatata
da diversi come il segno che per Berlusconi non verranno fatti
sconti.