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POLITICA. Giustizia, Berlusconi difende la riforma: non è ad personam

sabato 12 marzo 2011
"Non è una legge ad personam, non è una riforma per una persona o contro una persona, perché non si applica ai processi in corso e quindi l'opposizione non potrà dire che si applica ai miei processi. E' una riforma per gli italiani, è rispettosa dei principi costituzionali, ha come obiettivo - come ho appena detto e lo ripeto - il giusto processo e una giustizia finalmente giusta nell' interesse dei cittadini". Così il premier Silvio Berlusconi, in un messaggio ai Promotori della Libertà, difende la riforma della giustizia."Il grande Alexis de Toqueville diceva: 'Tra tutte le dittature la peggiore e' quella dei giudici. Ecco con questa riforma noi cercheremo di evitare che questo ci accada e voi dovete darci una mano per spiegarlo a tutti gli italiani".''Dal 1994 in poi nelle campagne elettorali ci siamo impegnati a rifondare la giustizia, ma i nostri sforzi sono stati puntualmente vanificati perché Fini e i suoi, giustizialisti e statalisti, si sono messi sempre di traverso, in accordo con le correnti di sinistra della magistratura". "Ora che Fini e i suoi - afferma Berlusconi - non sono più con noi, la maggioranza - anche se più limitata nei numeri - è più coesa e determinata e questo ci consentirà di portare in Parlamento una riforma costituzionale della giustizia assolutamente equilibrata e moderna".Il primo intervento della riforma della giustizia ''sara' la separazione delle carriere tra la magistratura giudicante e l'ordine degli avvocati dell'accusa, che sara' sancita con l'istituzione di due Csm, entrambi presieduti dal capo dello Stato, con un eguale numero di consiglieri togati cioe' di magistrati e di consiglieri laici, cioe' consiglieri nominati dal Parlamento''. Sottolinea il presidente del Consiglio. In questo modo, aggiunge, ''si porra' fine allo strapotere delle correnti politicizzate della magistratura, che hanno trasformato il Consiglio Superiore della Magistratura in una specie di Terza Camera politica sempre pronta a criticare il governo e il Parlamento e ad intervenire addirittura con commenti sulle leggi in discussione alle Camere''."Cari amici, questa volta indietro non si torna, anche se noi, con lo spirito liberale che ci muove, saremo sicuramente aperti a integrazioni e a miglioramenti che potranno anche esserci suggeriti dai nostri oppositori purché non si snaturi l'impianto complessivo della riforma", sostiene Berlusconi. "Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane dovremo rispondere ai numerosi attacchi che la sinistra e le toghe rosse hanno già iniziato a rovesciarci addosso nel tentativo di ostacolare ed evitare questa riforma. Ma sappiamo di avere argomenti molto validi per ribattere ad ogni critica e ripeto, una maggioranza coesa e determinata in Parlamento. Noi siamo un grande partito riformatore che si deve confrontare con una opposizione conservatrice che non fa l'interesse del Paese per fare il male di Berlusconi".