Il presidente Berlusconi parla ancora direttamente ai suoi "Promotori della Libertà", l'organizzazioneufficiale del Pdl che direttamente a lui fa riferimento, per promuovere una nuova mobilitazione: "chiedo il vostro impegno nei gazebo dei Promotori della libertà, nei vostri incontri, nei vostri convegni e in tutte le vostre iniziative per una missione di grande importanza: difendere la libertà di ciascuno di noi, e quindi la libertà di tutti gli italiani da una minaccia che è subdola ma concretissima: l'abuso sistematico delle intercettazioni telefoniche e la loro pubblicazione sui giornali e addirittura in televisione. Intanto l'organizzazione dei Promotori della Libertà ha già ben radicato la sua strutturazione sul territorio"."Badate bene: nessuno, nessuno sta mettendo in discussione l'utilità delle intercettazioni per combattere il terrorismo, e la criminalità organizzata e altri gravi reati. E non è vero - continua il presidente Belrusconi - che si vuole tutelare una presunta casta, come affermano, sapendo di mentire, la sinistra, la lobby dei pm politicizzati e la lobby dei giornalisti di sinistra. Il problema è semplice ed è grave: siamo tutti spiati. Per questo vi chiedo di unire la vostra voce alla mia, alla nostra e di gridare alto e forte che in Italia è in pericolo il nostro sacrosanto diritto alla privacy. Non si può dire altro - ha proseguito - quando anche il più innocente dei cittadini viene sottoposto a intercettazione, spiato per mesi e poi messo alla gogna sui giornali. Cari amici, il vostro sostegno è importante per spiegare agli italiani il valore e i contenuti di questa legge. Ognuno di voi si faccia protagonista di questa campagna di libertà. Dobbiamo impedire che questa legge subisca la triste sorte che di solito tocca alle leggi che non piacciono alla sinistra e ai suoi pm politicizzati. Cambiamola anche, rivediamola, emendiamola, miglioriamola ma approviamola! È nell'interesse di tutti, altro che casta".E poi insiste: «Purtroppo quella di governare e fare le leggi è un'impresa che nel nostro Paese sta diventando ogni giorno più difficile e lo sarà fintanto che non saremo riusciti ad approvare le riforme istituzionali necessarie per ammodernare l'architettura costituzionale dello Stato, così da dare al nostro premier gli stessi poteri degli altri leader europei, riducendo il numero di parlamentari e di chi vive di politica e rendendo meno lunghi ed estenuanti i percorsi per l'approvazione delle leggi. Sono riforme previste dal nostro programma, sottoscritte dal voto degli elettori e sono tutte pienamente condivise dalla Lega di Bossi che è statoe continuerà ad essere un alleato un alleato leale e sicuro".