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POLITICA. Berlusconi: «Non c'è stato alcun calciomercato»

venerdì 17 dicembre 2010
«Non c'è stato alcun calciomercato e non c'è stata nessuna offerta di nulla: non ho offerto nessun posto di governo né contropartite». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, torna a smentire voci di mercato di voti di parlamentari spiegando che «è normale che i moderati che non ritengano di voler aderire» a un «convoglio con guida Bocchino e Granata con destinazione sinistra, restino ancorati ai loro principi, valori e lealtà nei confronti degli elettori». Quindi non è stato fatto nessun calciomercato, ha ribadito, «ma abbiamo fatto solo discorsi di buonsenso». Il premier ha anche detto che non farà alcun «predellino due» perché, ha detto,«non ho più l'età. L'età che ho - ha aggiunto - mi induce ad essere molto cauto con i gradini».«ORA EURO HA SICUREZZA IRREVERSIBILE»L'accordo raggiunto oggi a Bruxelles, «in un clima di concordia assoluta», dà il via a un fondo permanente salva stati che rappresenta «una sicurezza irreversibile per l'euro». Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al termine del Consiglio europeo di Bruxelles.«ESECUTIVO TERMINERÂ LEGISLATURA»«Sono sicuro di avere i numeri. Che questo avvenga con un patto formale con forze che entrano nella maggioranza va bene, ma va bene anche se questo dovesse avvenire con singoli parlamentari». Così il premier  lasciando il Consiglio europeo. «UNIRE MODERATI, NO PASDARAN ALLA DI PIETRO»«Intendo proseguire il cammino per riunificare i veri moderati in un unico grande movimento politico, ovviamente senza quei pasdaran che si schierano con Di Pietro e usano i toni, le calunnie e le false argomentazioni del Fatto quotidiano e di Repubblica». Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un messaggio inviato ai militanti del Pdl su internet. «Considero - puntualizza - il consolidamento di una unica grande forza politica che sia la sezione italiana del Partito dei Popoli europei uno dei compiti fondamentali che devo assolvere nel mio impegno in politica».«UDC POTEVA AVERE POSTI NEL GOVERNO»«L'Udc aveva una grande occasione per dare un sostegno alla maggioranza e per senso di responsabilità. All'inizio non poteva chiedere nulla ma più avanti poteva intervenire con una presenza nel governo», ha detto il premier , lasciando il consiglio europeo e parlando di un possibile ingresso dei centristi nell'esecutivoTERZO POLO: CASINI, NON SIAMO SU MERCATO, NO A OFFERTE«Gli appelli che vengono da una parte e dall'altra non ci interessano per la semplice ragione che non siamo sul mercato: abbiamo le nostre idee e siamo impegnati a sviluppare un'altra idea dell'Italia e del Paese». Lo afferma Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc interpellato sul pressing degli altri partiti verso i moderati del centro. «Credo che l'interesse di cui siamo destinatari - dice - dimostra che non ci sbagliavamo in questi anni nella nostra marcia solitaria».«Non è possibile creare un'alleanza contro il premier ma bisogna ragionare oltre e dopo Berlusconi. È un segno di consapevolezza che la politica fatta finora dalla sinistra è una politica sbagliata, che porterà sempre alla vittoria di Berlusconi. Questo è un primo elemento da valorizzare, dopodiché oggi non ci sono le elezioni e vedremo....». Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, commenta la proposta avanzata dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani a favore di una politica di alleanze. Casini parla a margine della presentazione di una proposta di legge a favore della famiglia.«Adesso io e Fini siamo Cip e Ciop, quando facemmo la campagna elettorale a tre punte con Berlusconi eravamo Qui, Quo e Qua...». Risponde ironizzando Pier Ferdinando Casini, in una conferenza dell'Udc a Montecitorio, alla battuta fatta ieri dal premier Silvio Berlusconi.