Ore di angoscia. Ritrovata la 12enne scomparsa da Tarquinia
Erika Bravi, 45 anni, e B.C., 12, sembrano sparite nel nulla. Di loro non si hanno più notizie da settimane. Che fine hanno fatto? Le due famiglie, che vivono rispettivamente a Forlì e Roma, trepidano nell’attesa di sapere dove si trovano. I genitori le vogliono riabbracciare ma, poiché finora le ricerche non hanno dato alcun esito, ogni ora che passa crescono i timori sulla loro sorte.
La donna manca dalla propria abitazione di Marsiglia dal pomeriggio del 25 luglio: avrebbe dovuto tornare dai suoi genitori nella cittadina romagnola per trascorrere con loro un periodo di vacanza ma non è mai arrivata. L’ultimo contatto è la breve telefonata con mamma Rita, poi il buio. Erika avrebbe dovuto incontrarsi quel giorno alle 15,30 con il figlio 18enne davanti a una fermata della Metro della città provenzale ma a quell’appuntamento non si è presentata. E non si è più fatta sentire. È stato il ragazzo ad avvertire i nonni della sua scomparsa. Mamma Rita e papà Zelio allora hanno allertato la polizia francese e denunciato la sua scomparsa alla polizia di Forlì chiedendo inoltre l’aiuto del “Comitato scientifico ricerca scomparsi”, un’organizzazione di volontariato che offre supporto tecnico-investigativo alle famiglie, che ha contattato il consolato italiano a Marsiglia e assunto un detective privato. Tutti cercano Erika, ma con il passare delle ore l’angoscia aumenta.
Circa un anno fa la donna si era separata dal marito, di nazionalità marocchina, con il quale ha avuto due figli: il rapporto tra i due era diventato burrascoso e pare che l’uomo una volta l’avesse anche aggredita. Erika si era quindi trasferita in un altro appartamento per andare a vivere da sola, sempre a Marsiglia. Risulta peraltro che pochi giorni dopo la sua scomparsa, l’ex marito sia partito per il Marocco con i due figli, in un viaggio che era stato programmato da tempo. «Non era forse il caso di rinviarlo?» commenta mamma Rita che aggiunge: «Erika non avrebbe mai, volontariamente, lasciato i suoi figli».
Vivono nell’angoscia anche i familiari di B.C che si è allontanata venerdì scorso verso le 19 dal centro estivo di una casa-famiglia di Tarquinia, nel Viterbese, senza lasciare tracce. Si tratterebbe, in questo caso, di una decisione volontaria della ragazza che sarebbe stata vista salire su un pullman da sola. Quando un’operatrice della struttura dove era ospitata da quindici giorni in via temporanea si è accorta che B. non c’era più ha avvisato il padre e sono scattate le ricerche da parte di polizia e carabinieri della città laziale. Non è escluso che la 12enne si sia allontanata dopo una discussione sulle regole da rispettare nel centro. La speranza è che B. (che lasciato il il suo cellulare in camera) stia bene, che si trovi magari da un’amica a Roma e che possa presto contattare i suoi cari. Domenica sera sulla pagina social di un gruppo della Protezione civile della Tuscia era stata postata la notizia del suo ritrovamento, che però si è rivelata falsa. Intanto il padre, R.C. ha rinnovato il suo appello: «Ho paura, nella mia testa ho mille idee, vi prego aiutatemi a ritrovare B., chiunque la veda segnali subito la cosa alla polizia».
Aggiornamento
B.C. è stata ritrovata a Roma grazie all'analisi del telefono cellulare, che non aveva con sé, e dei suoi profili social da parte della Polizia postale. Ciò ha permesso agli investigatori la ricostruzione delle connessioni social e quindi gli spostamenti della ragazzina, avvenuti principalmente in zona sud-ovest di Roma. A seguito delle successive ricerche sul territorio sono state individuate le persone che hanno supportato l'allontanamento e la casa in cui Benedetta era ospitata.