Attualità

CARROCCIO INQUISITO. Lega, nella cassaforte di Belsito la cartella "The Family"

giovedì 5 aprile 2012
I dirigenti leghisti che oggi prenderanno parte al Consiglio federale stanno arrivando in via Bellerio, tra i primi ad entrare Roberto Maroni mentre il leader del Carroccio sarebbe gia' nel suo ufficio, come anche Roberto Calderoli. ''Oggi decido la nomina del nuovo segretario amministrativo della Lega, il consiglio federale si riunisce per questo'' ha detto all'Ansa Bossi. Alla domanda se ci siano altri argomenti all'ordine del giorno, Bossi ha replicato secco: ''Oggi nominiamo il nuovo segretario amministrativo''.Nella cassaforte del tesoriere della Lega Francesco Belsito tra la documentazione contabile sequestrata ieri dai carabinieri del Noe e dalla Guardia di Finanza vi e' anche una cartella con l'intestazione ''The family'.L'ipotesi degli investigatori e' che i documenti siano relativi alle elargizioni ai familiari del leader del Caroccio Umberto Bossi. Gli atti sono all'esame del pm di Napoli, Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e John Henry Woodcock.
E' in corso da questa mattina in procura a Milano l'interrogatorio di Paolo Scala il presunto uomo d'affari indagato perla vicenda dei sospetti finanziamenti con i fondi 'sottratti' dalle casse della Lega in Tanzania e a Cipro. Scala ieri e' stato sentito dal magistrato della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo che lo ha indagato per riciclaggio insieme all'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito. L'uomo d'affari e' invece indagato a Milano per appropriazione indebita reato commesso in concorso con lo stesso Belsito e con l'imprenditore Stefano Bonet. A Belsito gli inquirenti milanesi hanno anche contestato il reato di truffa ai danni dello Stato, mentre a Bonet solo truffa.Sono iniziate nel 2009, da accertamenti sugli affari nel nord Italia della cosca di 'ndrangheta dei De Stefano di Reggio Calabria, le indagini della Dda reggina da cui sono nati i filoni di cui si occupano le Procure di Milano e Napoli, che hanno portato ad indagare l'ex tesoriere della  Lega  Francesco Belsito. Procedendo nei loro accertamenti, gli investigatori reggini si sono imbattuti in una serie di personaggi, tra i quali Romolo Girardelli, soprannominato ''l'ammiraglio'', il faccendiere genovese che gia' nel 2002 era finito in una inchiesta della Dda perche' sospettato di essere un riciclatore dei De Stefano in contatto con elementi di spicco della cosca che operavano in Liguria ed in Francia quali Paolo Martino e Antonio Vittorio Canale.E' stato seguendo le mosse di Girardelli che gli investigatori della Dia sono risaliti a Belsito, col quale il faccendiere era in societa' tramite il figlio Alex Girardelli, nella Effebi Immobiliare, societa' con sede a Genova e attiva nel settore immobiliare e commerciale. Dagli ulteriori riscontri sono emersi i rapporti con l'imprenditore veneto Stefano Bonet, il suo promotore finanziario Paolo Scala e l'avv. calabrese di origini ma con studio a Milano Bruno Mafrici, su cui adesso sono concentrate le attenzioni di tre Procure.