Attualità

L'INTERVISTA. Belletti: «Il governo ascolti le famiglie»

Pier Luigi Fornari mercoledì 24 ottobre 2012
​Il presidente del Forum delle famiglie, Francesco Belletti, spera che la legge di stabilità possa essere modificata tenendo conto di tutte le osservazioni che stanno arrivando al governo da parte della società civile.Qual è il primo punto critico?La non selettività dell’alleggerimento dell’Irpef, per cui ne beneficeranno tutti i redditi anche quelli elevati, mentre in sofferenza sono i nuclei con carichi familiari.Come considerare allora il previsto abbassamento di un punto delle due aliquote minori (23% e 27%)? Benché in sé positivo, se viene introdotto senza alcun riferimento alla composizione del nucleo familiare, non solo è insufficiente, ma perfino dannoso.Dunque come ripensare la manovra?Va ripensata destinando risorse in più alle famiglie con figli e non distribuendole in maniera generalizzata. Quasi la metà delle famiglie italiane con tre figli vive ormai sotto la soglia di povertà. Inoltre, dare qualche risorsa in più alle famiglie numerose rimette in moto i consumi. E gli incapienti?Si continua ad ignorare il problema di coloro che avendo un reddito basso non usufruiscono pienamente delle detrazioni, superiori all’Irpef dovuta, famiglie che addirittura secondo le prime proiezioni tenderanno ad aumentare. Che effetto avrà l’aumento dell’Iva?La situazione dei nuclei con prole sarà ulteriormente appesantita dall’incremento di tale imposta, soprattutto di quella gravante sui generi di prima necessità. Infatti l’impatto di questo aumento sarà moltiplicato per le famiglie numerose.Sul fronte dei servizi?Va segnalato anche il problema della adozione di franchige sulle detrazioni relative ad alcuni servizi che interessano le famiglie, come gli asili nido. Altro punto critico è la prevista introduzione di un tetto massimo di 3.000 euro alle detrazioni. Cosa comporterà questa misura?Non c’è bisogno di essere dei tecnici per sapere che le detrazioni più rilevanti, quelle per i familiari a carico e per il lavoro dipendente, sono inversamente proporzionali al reddito, e cioè sono maggiori più il reddito è basso. Quale sarà perciò il risultato?Per i redditi attorno ai 23-25.000 euro, avere moglie e figli significherà non poter detrarre più nulla delle ulteriori detrazioni previste (spese mediche, per istruzione, assicurazioni, ecc.), ma rischiare di pagare più tasse. Il provvedimento può essere migliorato nel tempo che resta?Sono convinto che il governo saprà ascoltare il Paese e modulare con un sostegno alle famiglie questo importante provvedimento.