Attualità

Milano. Sono ancora ricercati i tre minorenni evasi dal Beccaria

Redazione Interni lunedì 9 settembre 2024

Il carcere minorile Beccaria

Continuano le ricerche dei tre minori che domenica sono evasi dal Beccaria: due fratelli egiziani hanno fatto perdere le tracce nel pomeriggio e il terzo ragazzo, probabilmente approfittando della situazione, è fuggito in serata. Ad appena una settimana dall'ultima rivolta, il carcere minorile milanese è dunque di nuovo nell'occhio del ciclone. Da oggi è previsto l'avvicendamento del comandante del contingente di polizia penitenziaria e l'arrivo di un'unità di sostegno agli agenti e al personale. La speranza è che cambi qualcosa. "Bene ha fatto Sangermano (il Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità ndr), forse sarà una svolta. E' importante che si ripristini la sicurezza interna e, di conseguenza, anche il trattamento", sottolinea il segretario generale del Sappe, Donato Capece.
La situazione dell'istituto resta infatti più che mai critica. "Dall'arresto dei colleghi ad aprile ad oggi ci sono stati 5 evasioni e 6 rivolte" osserva Aldo di Giacomo, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria S.pp, riferendosi al caso degli agenti indagati per presunte violenze sui detenuti minorenni. "Cinque poliziotti penitenziari sono ancora in carcere - continua - Ne chiediamo la scarcerazione, gli arresti domiciliari possono essere più che sufficienti. A mio avviso non vi sono le condizioni per continuare gli arresti cautelari. Siamo servitori dello Stato, innocenti fino al giudicato come qualsiasi altro cittadino. La polizia penitenziaria è l'unica a pagare per un sistema allo sfascio mentre il governo e l'amministrazione penitenziaria fanno finta di niente".

L'ultimo episodio negativo ha visto protagonisti due fratelli egiziani di 16 e 17 anni, evasi domenica pomeriggio probabilmente scavalcando il muro di cinta. I due pare fossero tra i promotori della rivolta scoppiata nuna settimana fa, quando dopo avere appiccato alcuni incendi si era scatenato il caos, otto detenuti erano rimasti feriti e altri quattro avevano tentato la fuga.
Uno dei fratelli, inoltre, aveva già cercato di scappare altre volte, l'ultima lo scorso giugno, quando in due erano riusciti a scavalcare la recinzione, venendo rintracciati nei giorni successivi.
A dare notizia dell'ennesima evasione è stato il segretario lombardo del Sappe Alfonso Greco, sottolineando che "da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall'universo penitenziario minorile", una realtà "fatta di violenza, eventi critici, aggressioni ed evasioni". A denunciare la situazione delle carceri, anche il segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria, Gennarino De Fazio. "E' del tutto probabile", ha aggiunto, che i due evasi, ricercati da polizia e carabinieri, "nel giro di poche ore o al massimo qualche giorno vengano ripresi o che addirittura si consegnino. Ma ciò non cancellerà le falle del sistema che, per esempio, tiene 18enni negli adulti a bruciare vivi e 25enni nei minori con i 14enni", ha affermato De Fazio, ricordando la morte di un detenuto di 18 anni trovato carbonizzato nella sua cella al San Vittore appena venerdì scorso.
Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità ha intanto annunciato che nei giorni scorsi si è conclusa un'ispezione al Beccaria "a seguito della quale sono stati individuati alcuni interventi infrastrutturali da svolgersi con la massima urgenza". Quel che è certo, di fronte a uno scenario sempre più complicato, è che bisogna fare in fretta.