Ong e migranti. Galantino: «Basta fango, ora le prove se ci sono»
«Le Ong salvano vite, non bisogna confondere chi aiuta con chi sfrutta i migranti». Nunzio Galantino ribadisce la posizione della Cei e commenta così la polemica e gli attacchi sferzati da una certa politica contro le organizzazioni non governative nel Mediterraneo. Il segretario generale della Conferenza episcopale invita inoltre il procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, che ha aperto un’inchiesta conoscitiva - per il momento senza indagati, su possibili collusioni e malaffari tra Ong e trafficanti - di uscire allo scoperto. «Se si hanno nomi, e non ho nessun motivo per credere che il procuratore di Catania li abbia – ha spiegato Galantino – bisogna farli subito, altrimenti si fa confusione e chi vuole pescare nel torbido lo farà».
Per il segretario generale della Cei, «i veri speculatori non sono solo coloro che con gli immigrati disonestamente fanno soldi, come con il caporalato, ma anche coloro che pronunciano frasi come "gli immigrati tolgono il posto agli italiani": questo refrain non è vero, lo dicono tutte le indagini in materia».
E dopo giorni di polemiche e continui e vergognosi attacchi - per il momento senza una reale e fondata accusa - anche dall’Europa arriva il sostegno alle Ong. Sebbene sia partita proprio da Frontex (l’agenzia europea di frontiera) il primo atto di accusa inserito in un rapporto riservato e diffuso dal quotidiani inglese Financial Times, ieri il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans ha confermato che «non c’è una sola prova di Ong che lavorino con trafficanti per aiutare migranti a entrare nell’Ue». «L’Unione europea ha una politica di tolleranza zero per il traffico di essere umani – ha aggiunto Timmermans – ma salvare vite in mare non è la stessa cosa che promuovere l’immigrazione irregolare».
Intanto alle polemiche e alle accuse scagliate dal vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio - che anche ieri ha rimarcato che «c’è differenza tra salvare i migranti e traghettarli» -, rispondono anche le Fondazioni bancarie. «L’indiscriminato attacco, recentemente operato da più parti, dimostra, se non una pretestuosa intenzionalità, quanto meno una mancanza di conoscenza della loro attività e del ruolo più generale del Terzo settore nel nostro Paese» puntualizzano le Fondazioni e le Casse di Risparmio che, proprio di fronte all’emergenza dei soccorsi in mare, alcune di loro (Cariplo, Compagnia San Paolo, Cariparma, Cariparo e Fondazione con il Sud) hanno sostenuto le operazioni di diverse Ong, fra cui Sos Mediterranee e Medici senza Frontiere, con la donazione di un milione di euro.
Anche le associazioni che riuniscono le onlus e le organizzazioni di volontariato attive in Italia (Aoi e Cini) «condannano» le accuse ed esprimono «indignazione» per le «gravi dichiarazioni di alcuni parlamentari». «Le Ong sono in mare per sopperire alle responsabilità delle politiche europee». «Basta fuoco sulle Ong» è il titolo dell’editoriale del direttore di Avvenire pubblicato martedì contro la campagna anti-Ong che mette nel mirino il soccorso e l’accoglienza.