Attualità

Verso le elezioni. Un appello per tutti i candidati: «Basta azzardo senza regole

Nello Scavo sabato 27 gennaio 2018

«Basta azzardo senza regole». È l’appello ai candidati alle elezioni politiche 2018 lanciato dalla Campagna Mettiamoci in gioco. «Il gioco d’azzardo si legge in una nota- è diventato in pochi anni uno dei settori più rilevanti dell’economia italiana ». Il fatturato, ormai, sfiora i 100 miliardi di euro annui, e le norme finora approvate hanno solo lievemente scalfito il sistema intorno a cui ruota «Azzardopoli». Dalla pubblicità vietata solo sui canali generalisti e solo in alcune fasce orarie, alla mancata riduzione delle macchine videolottery ( Vlt) che hanno mostrato di drenare miliardi e incrementare fenomeni di dipendenza con ricadute sempre più gravi.

In particolare, la Campagna chiede ai candidati un impegno preciso su quattro punti: «Deve essere sancito il divieto assoluto di pubblicità del gioco d’azzardo su tutti i media e in tutti i luoghi pubblici; occorre tagliare, di almeno un terzo, l’offerta complessiva del gioco d’azzardo nel nostro paese, riducendo luoghi, occasioni e prodotti che permettono di giocare; la salute dei cittadini prima del business e delle entrate erariali; il diritto alla cura per chi ha problemi o dipendenza». Alla Campagna aderiscono numerose associazioni. Un’alleanza trasversale che vede in prima linea Acli, Ada, Adusbef, Ali per Giocare, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie- Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.

Con il crescere del fenomeno, sono anche aumentati, in modo esponenziale, quei problemi che i big di 'Bisca Italia' fingono di non vedere: «Dipendenze più o meno gravi e situazioni di gioco problematico, conflitti familiari che portano a separazioni e divorzi, ricorso all’usura, infiltrazioni mafiose», spiegano i promotori dell’appello che fa seguito a quello divulgato ieri da . Le misure introdotte finora per ridurre questi danni si sono rivelate del tutto insufficienti.

Per questo Mettiamoci in gioco-Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo chiede ai candidati alle elezioni politiche 2018 di assumere un impegno pubblico, da onorare nella prossima legislatura, che ha una priorità fondamentale: approvare una legge nazionale che regolamenti il consumo di gioco d’azzardo». Proprio ieri SlotMob aveva lanciato un manifesto nel quale si ricorda che «in questi ultimi anni, in Italia, è nato ed è cresciuto un movimento all’interno della società civile che chiede un cambio di direzione radicale sull’attuale gestione dell’azzardo composto da composto dalla Consulta Nazionale Antiusura, dal Cartello Insieme contro l’azzardo, da altre Associazioni, Enti Locali, semplici cittadini ed una minoranza di esponenti politici locali e nazionali».

Tutti i nomi dei candidati che aderiranno a questo appello verranno pubblicati sul sito www.mettiamociingioco.org. 'Mettiamoci in gioco' invoca il «divieto assoluto di pubblicità»; il taglio, «di almeno un terzo», dell’offerta complessiva del gioco d’azzardo nel nostro paese, riducendo luoghi, occasioni e prodotti che permettono di giocare. Al centro va posta «la ssalute dei cittadini prima del business e delle entrate erariali» e per farlo occorre garantire a Regioni ed Enti locali «il diritto di regolamentare in modo autonomo dislocazione e orari degli esercizi dove è possibile giocare d’azzardo – diritto che pur senza annullare totalmente l’offerta del gioco d’azzardo sul proprio territorio, non può essere vincolato all’intoccabilità degli interessi già esistenti –, in funzione del più alto principio della salvaguardia della salute del cittadino». Inoltre va previsto «un aumento delle risorse destinate al sistema dei servizi per garantire effettivamente cura e assistenza gratuite a tutte le persone affette da disturbo da gioco d’azzardo o in situazione di rischio dipendenza e per realizzare azioni mirate di prevenzione».