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Domenica si vota. Ai ballottaggi riflettori su Verona, Parma e Lucca

Redazione Romana sabato 25 giugno 2022

Domenica tornano al voto per i ballottaggi 65 comuni italiani, tra i quali 13 capoluoghi di provincia. Dopo un primo turno che ha visto prevalere il centrodestra a Genova, Palermo e L’Aquila e altre 7 città - mentre il centrosinistra ha prevalso a Padova, Lodi e Taranto – le sfide più attese sotto il profilo politico sono quelle di Verona, Parma e Lucca.

Nella città toscana ieri è arrivato Enrico Letta a sostenere la chiusura della campagna di Francesco Rampini, che parte in vantaggio con il 42,7% dei voti al primo turno rispetto a Mario Pardini (34,3%). In città anche Carlo Calenda, che al secondo turno ha deciso di appoggiare il centrosinistra dopo l’uscita di scena del suo candidato.

A Verona il candidato più votato è stato l’ex calciatore Damiano Tommasi, sostenuto dal centrosinistra (39,8%) che andrà al ballottaggio contro il sindaco uscente Federico Sboarina (32,7). Un risultato su cui hanno pesato le divisioni nel centrodestra: in corsa c’era anche l’ex sindaco Flavio Tosi (23%).

Timori sull’astensionismo e polemiche per la decisione di far votare in un’unica giornata hanno caratterizzato la vigilia. «Si voterà con 40 gradi all’ombra e, per scelta del ministro Lamorgese, solo domenica e non lunedì. Quindi per molte famiglie sarà un problema», ha sottolineato il leader della Lega, Matteo Salvini. E un appello al voto contro «la piaga dell’astensionismo», è stata rivolta agli elettori da Silvio Berlusconi, che a sua volta ha criticato la scelta dell’election day, presa «nonostante la nostra ferma cotrarietà».

Sono oltre 2 milioni gli italiani chiamati alle urne per il secondo turno delle amministrative. I seggi per l’elezione dei nuovi sindaci saranno aperti dalle 7 alle 23. I comuni al voto nelle regioni a statuto ordinario con il maggior numero di elettori sono Verona (202.638), Parma (146.939), Monza (98.073), Barletta (80.159), Lucca (79.634), Alessandria (73.657), Catanzaro (73.294) e Como (72.132). Nelle regioni a statuto speciale, invece, Gorizia è il comune al ballottaggio con il maggior numero di elettori (30.295) mentre Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, quello con il numero minore (1.407).

Le operazioni di scrutinio inizieranno nella stessa giornata di domenica 26 giugno, subito dopo la chiusura delle urne. Per votare la mascherina non è più obbligatoria ma, sottolinea una nota del Viminale, «è fortemente raccomandato, per l’accesso degli elettori ai seggi e per l’esercizio del diritto di voto, l’uso della mascherina chirurgica».