Attualità

ALLA CAMERA. Balduzzi: «Entro il 28 settembre il rapporto su incidenza tumori»

Pino Ciociola mercoledì 1 agosto 2012
Ancora due mesi. «Il 28 settembre sarà presentata la Relazione sulla situazione epidemiologica in Campania, a valle della quale potremo sapere dove intervenire e con quali modalità, in accordo con il ministero dell’Ambiente», ha annunciato ieri pomeriggio il ministro della Salute, Renato Balduzzi, rispondendo a Montecitorio, durante il question time, a un’interrogazione sulla mortalità per tumore nella Regione connessa a fattori ambientali e, in particolare, ai rifiuti illegali e tossici. «Il 24 luglio – ha ricordato il ministro – ho insediato un gruppo di lavoro per fare il punto, insieme alla Regione e all’Istituto superiore di sanità, sulla situazione epidemiologica, per evitare da una parte il panico e dall’altra il perdurare di un’inerzia». Balduzzi ha anche annotato come «la riflessione scientifica manifesta qualche non-coincidenza in ordine alla valutazione sul rapporto causale tra inquinamento da rifiuti e patologie tumorali». Il ministero della Salute – è andato avanti – «segue da anni questa situazione e fa un monitoraggio attento anche in collaborazione con l’Iss, che ha recentemente rilevato una mortalità molto elevata per tutte le cause in Campania rispetto al resto d’Italia, mentre l’attesa di vita alla nascita in questa regione è di circa due anni inferiore rispetto alle Marche, che è invece in testa». E del resto alcuni giorni fa proprio il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, parlando con Avvenire era stato esplicito, a proposito della crescita esponenziale delle mortalità tumorali negli ultimi venti anni nelle province di Napoli e Caserta: «I dati che abbiamo, riferiti all’uso di quei territori come discariche di rifiuti tossici e illegali, segnalano che vi è una sorgente di rischio molto importante. Mi viene da dire che i dati dell’Istituto Pascale tornano». Non tutti sono soddisfatti delle parole di Balduzzi: «Perché il ministro parla ancora della necessità di fare "ulteriori accertamenti" – ribatte Pina Picierno, parlamentare campana del Pd – mentre l’unica cosa da fare sarebbe un intervento concreto di bonifica di quei territori? La sua risposta oltre che deludente è offensiva». Perché «i dati mostrano una situazione di vero e proprio allarme sociale e quindi – conclude la parlamentare – ci aspettavamo dal ministro Balduzzi una risposta concreta a tutela di centinaia di migliaia di cittadini italiani che lo Stato sembra far finta di non vedere». Il Pdl ha una posizione diversa: «Ben venga il gruppo di lavoro istituito dal ministro, che potrà finalmente far luce sulla cancerogenesi in quelle aree», fanno sapere i parlamentari campani del Pdl, Paolo Russo e Raffaele Calabrò: «Da troppi anni assistiamo alla divulgazione di dati che indicano un incremento di patologie neoplastiche e malformative, ma c’è bisogno di uno studio che certifichi definitivamente le evidenze scientifiche», in un territorio dove «sono presenti molteplici fattori di rischio» e che «dimostri che l’aumento dei casi di tumore e dei decessi sia dovuto all’inquinamento o ai rifiuti».