Attualità

Il cardinale Bagnasco: «La stagione delle Br era molto diversa»

Adriano Torti lunedì 7 maggio 2012
Per l'arcivescovo di Genova e presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, "è necessario che ci sia da tutte le parti un giudizio di condanna" perché "la violenza non costruisce niente ma distrugge solo".Sul caso del ferimento dell'Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, l'arcivescovo è intervenuto ieri a Genova al suo arrivo presso la sede dell'Istituto Superiore di scienze religiose dove si è svolta la cerimonia di fine anno. "Esprimo la mia più sincera vicinanza al dottor Adinolfi per questo grave fatto contro la sua persona e anche tutta la mia vicinanza e la mia preghiera per la sua famiglia" ha affermato il cardinale. "Ho sentito notizie di una guarigione rapida senza conseguenze. È una grande cosa. Ne sono ben lieto e ne siamo tutti lieti". "Certamente - ha proseguito il porporato - e' un fatto di violenza e la violenza non costruisce niente ma distrugge solo. È necessario che ci sia, e mi pare che ci sia da tutte le parti, un giudizio negativo, una condanna netta di tutte le forme di violenza come questa".A chi gli ha chiesto se quanto accaduto ieri nel capoluogo ligure possa essere l'inizio di una nuova stagione come quella delle Brigate Rosse, il porporato ha risposto: "In quegli anni, dal '68 in poi, ero all'università e quindi ho visto e vissuto quell'epoca, quella stagione, che, pero', mi sembra esprimesse una situazione molto diversa di carattere ideologico, radicalmente ideologico, e culturale e quindi con una matrice molto diversa. Non credo - ha sottolineato il presidente della Cei - che ci siano identificazioni da fare".