Attualità

LO STATO BISCAZZIERE. «Azzardo, tutelare i minori e sostenere le famiglie»

Salvatore Scolozzi sabato 7 luglio 2012
​Maggiore coinvolgimento delle associazioni e delle fondazioni contro l’«angosciante pena» del gioco d’azzardo,  creazione di un Osservatorio permanente, sul modello di quello antiusura «che funziona molto bene», e il riconoscimento del “Gap”, il Gioco d’azzardo patologico. Sono questi i punti fondamentali degli emendamenti proposti dal Cartello “Insieme contro l’azzardo” e dalla Consulta nazionale antiusura per migliorare la legge sul gioco in discussione al Senato. Licenziata dalle commissioni, la proposta sarà presto in discussione in aula. Qui, sperano dal “Cartello”, si potranno rendere effettivi alcuni emendamenti suggeriti ai primi firmatari della legge – una cinquantina di senatori – allo scopo di «fare chiarezza sulla terminologia, suoi ruoli e funzioni dei soggetti coinvolti in un Progetto sì legislativo ma allo stesso tempo educativo, formativo e responsabile», «per uno Stato che deve scrollarsi di dosso l’aggettivo di biscazziere», come spiega il coordinatore Attilio Simeone. Si chiedono «la tutela dei minori, dei soggetti vulnerabili e delle loro famiglie – aggiunge l’avvocato –. Abbiamo voluto inserire la Famiglia tra i soggetti destinatari delle attenzioni anche economiche da parte di uno Stato responsabile che si prende cura del recupero e della riabilitazione del giocatore», perché, «per ogni giocatore patologico vi sono in media altri sei soggetti tra cui i bambini che in ambito familiare subiscono gli effetti negativi del gioco d’azzardo».Un traguardo molto importante sarebbe la creazione dell’“Osservatorio Nazionale sulla Dipendenza da Gioco d’Azzardo” che secondo Simeone, dovrebbe essere composto «oltre che da Istituzioni pubbliche, anche da Associazioni accreditate presso il Ministero della Salute, che prendono in cura il giocatore, e dalle Fondazioni antiusura che concretamente contrastano il fenomeno dell’azzardo ormai tante volte collegato all’usura», che sconvolge «l’economia familiare a volte irrimediabilmente compromessa». Nelle intenzioni del Cartello, aggiunge Simeone, «i compiti dell’Osservatorio dovrebbero essere sia di tipo preventivo, autorizzando di volta in volta le campagne pubblicitarie per evitare fenomeni di pubblicità ingannevole, che repressivo nell’erogare sanzioni». Soprattutto perché, con le recenti manovre di spending review, cambierà l’assetto di gestione dei giochi e l’Azienda dei Monopoli di Stato cederà le sue funzioni all’Agenzia delle Dogane. Nuove attribuzioni tutte da capire secondo il “Cartello”, che generano «preoccupazione ma non allarmismo».