Attualità

DECRETA. Azzardo, salta la distanza di rispetto tra i video poker e i centri giovanili

Luca Liverani sabato 8 settembre 2012
Il "pacchetto" contro il gioco d’azzardo perde un pezzo. Nella scrittura finale del testo, approvato l’altroieri in consiglio dei ministri all’interno del decreto Sanità, la distanza di rispetto tra le sale scommesse e scuole, ospedali e chiese non è più indicata con precisione: i 200 metri nel testo - che nelle prime bozze erano 500 - ora scompaiono a favore di un più generico concetto di «prossimità». Confermate tutte le misure per tutelare i minori dalle pubblicità dei giochi, sul divieto di ingresso degli adolescenti nei locali da gioco, sull’obbligo di indicare il rischio di dipendenza e le reali possibilità di vittoria.I tecnici del ministero della Salute hanno cominciato giovedì mattina, il 6 settembre, la stesura definitiva del testo approvato la sera prima nella lunga seduta del consiglio dei ministri. Ieri pomeriggio l’articolato era pronto. Con una modifica, al capitolo ludopatia, che potrebbe permettere interpretazioni di comodo a favore dei gestori di punti scommesse e sale da gioco. All’ultimo momento potrebbero aver pesato le preoccupazioni degli operatori del settore e dei tecnici del Tesoro di perdere, rispettivamente, incassi e gettito per l’erario.Alle amministrazioni locali viene infatti affidato il compito di vigilare sui locali da gioco d’azzardo, perché non siano territorialmente prossimi a scuole, ospedali e luoghi di culto. Concetto ripetuto a proposito dei controlli affidati a forze dell’ordine, Siae, Agenzia delle dogane, sulla presenza - vietata - di minori nelle sale gioco: le 5 mila verifiche a campione che ogni anno dovranno essere effettuate per scongiurare il gioco tra i ragazzi, dovranno svolgersi soprattutto nei locali in prossimità dei suddetti centri di aggregazione giovanile. Senza dunque un’indicazione precisa della distanza.Resterebbe immutato tutto il resto. Su schedine e grattini vari dovrà comparire un avviso sia sui rischi di dipendenza da gioco, sia sulle reali possibilità di vincita. Se il tagliando fosse troppo piccolo, il messaggio verrebbe sintetizzato rinviando per maggiori dettagli a un sito internet. Dipendenza e probabilità dovranno essere affissi su targhe chiaramente leggibili anche nelle varie sale gioco e locali di scommesse. Vietato l’ingresso dei minori in questi locali, con l’obbligo per i gestori di chiedere i documenti di indentità e sanzioni se i ragazzi vengono trovati all’interno di queste strutture. Vietati gli spot che esaltano la pratica del gioco in programmi televisivi, giornali, cinema, teatri, siti internet di interesse per i giovani. Vietata anche la presenza dei ragazzi nei messaggi pubblicitari sul gioco.Ora, dopo la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, il decreto diverrà operativo. Entro 60 giorni, in sede di conversione parlamentare in legge, la possibilità di modificarlo. In meglio o in peggio.