Attualità

CRONACHE. Azzardo, prevenzione in classe

Antonio Maria Mira mercoledì 14 marzo 2012
​Quasi all’unanimità la Camera chiede che il governo promuova una campagna di informazione sui rischi del gioco d’azzardo in particolare nelle scuole. Né più né meno di come già si fa per il fumo. E l’esecutivo se ne fa carico. In occasione del voto finale sul decreto semplificazioni, approvato dalla Camera con 442 sì e 52 no (esito scontato dopo la fiducia di giovedì, ma con la sorpresa del non voto di Fioroni e altri 22 del Pd, in gran parte per protesta sui tagli alla scuola), l’aula di Montecitorio ha dato il via libera a due ordini del giorno, uno bipartisan primo firmatario l’ex sottosegretario Alfredo Mantovano e l’altro del Fli, Daniele Galli, che impegnano il governo a sensibilizzare i cittadini, soprattutto i minorenni, sulle gravissime conseguenze del gioco d’azzardo.Non solo le ludopatie, ormai patologia accertata che colpisce più di 800mila persone, ma anche il disastro dei bilanci familiari. E, infatti, come spiega Mantovano, l’odg trasversale invita il governo «parallelamente ad avviare in ogni istituto scolastico un progetto di educazione all’uso responsabile del denaro, e questo per la necessità di "arrivare prima"». Richieste che, come detto, la Camera ha votato praticamente all’unanimità (meno di venti tra astenuti e contrari) e che il governo ha accettato. «Motivo di speranza in una inversione di tendenza e nella fine dell’ipocrisia», commenta Mantovano. È vero che, secondo il gergo parlamentare, «un ordine del giorno non si nega a nessuno», ma anche su questo il governo Monti ha innovato, scegliendo la strada della severità. Anche se poi corre il rischio, come ieri, di essere battuto su tre odg per i quali aveva dato parere contrario (vedi i box). Ma per il ministro per la Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi «è assolutamente fisiologico».In attesa, dunque, delle modifiche legislative annunciate dal governo, il Parlamento invita a mettere in campo iniziative possibili anche a legislazione vigente. In particolare, come si legge nell’odg bipartisan «in attesa che tali lodevoli propositi si traducano in un disegno di legge o in un’azione dell’esecutivo, è possibile e auspicabile l’avvio di una campagna informativa, analoga a quella da tempo avviata contro il fumo, che parta dalla Presidenza del Consiglio, e che, senza impedire l’accesso ai giochi (come non viene ostacolato l’acquisto delle sigarette), tuttavia spieghi con chiarezza quali sono le reali probabilità di successo derivanti dal ricorso a ogni singolo gioco e indichi che "l’azzardo (come il fumo) fa male"». Al tempo stesso, aggiungono i firmatari «per i danni in sé derivanti dal gioco d’azzardo, pur se lecito, e per le intromissioni, sul fronte illecito, della criminalità organizzata, va promossa la più articolata attività informativa all’interno di ogni ordine di istituto scolastico, nell’ambito dell’educazione alla legalità».L’odg dell’onorevole Galli, che ha presentato alla fine di febbraio una proposta di legge per vietare la pubblicità del gioco d’azzardo, propone che «gratta e vinci, schedine e ogni altra forma di gioco, anche on line, dovranno chiaramente riportare indicazioni sulla pericolosità del gioco incontrollato, proprio come per le sigarette e i tabacchi». «Ora – sottolinea – è necessario arrivare ad una legislazione il più presto possibile e iniziare a programmare la cura di questi soggetti profondamente deboli, poiché è evidente che il beneficio dell’introito del gioco è temporaneo, ed il costo sociale ed economico che deriverà dal gioco patologico in futuro sarà enormemente più grande».