I dati. Azzardo: cresce il numero delle imprese attive. E anche il rischio ludopatia
Nonostante tutto il mercato dell'azzardo, dalle scommesse on line alle slot, cresce. Nonostante tutto: allarmi, messaggi che avvertono dei rischi patologici, azioni di controllo e di contrasto per quanto riguarda il mancato rispetto delle regole, le norme nazionali e locali che cercano di fermare l'espansione di un fenomeno che è diventato più che preoccupante.
In Italia sono 11.139 le attività legate al gioco regolarmente censite. Crescono del 6,9% dal 2017 quando erano 10.418. Prima nel Paese per attività legate all'azzardo e scommesse è Napoli con 1.307 (11,7% del totale nazionale, +4,6% in un anno) seguita da Roma (904, 8,1% italiano e +4,8%) e Milano (480, 4,3% e +9,1%). Vengono poi Bari, Salerno e Caserta. Per crescita del settore tra 2017 e 2018 prime, invece, sono Nuoro, Vicenza e Novara seguite da Cagliari, Ragusa e Benevento, tutte con crescite tra il 20% e il 30%. Lo riporta uno studio della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, che ovviamente tiene conto delle attività registrate. E che nulla può dire sia su quelle irregolari, che sull'infiltrazione della criminalità organizzata nel settore anche per attività di riciclaggio del denaro sporco.Colpisce in particolare la Lombardia. Qui le imprese specializzate, tra sedi ed unità locali, sono aumentate del 7,3% in un anno, passando da 1.213 del 2017 a 1.301 nel 2018 secondo i dati del registro imprese 2018 e 2017 relativi alle sedi di impresa ed alle localizzazioni attive specializzate nel gioco, dichiarata quale attività esclusiva o principale.
Una crescita superiore alla media nazionale che quest’anno registra +6,9%. Si tratta soprattutto di attività connesse con le lotterie e scommesse tra sale gioco anche su internet e bingo, bookmakers e ideazione concorsi (564 in Lombardia su 6.136 a livello nazionale) e gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro (557 su 3.733 in Italia).
Nel settore del gioco la Lombardia rappresenta circa un ottavo del totale italiano (11,7%) con Milano che da sola incide per il 4,3% (480 attività, +9,1%). Dopo Milano, per numero di imprese, vengono Brescia (205), Bergamo (140) e Varese (90) mentre il settore cresce di più a Sondrio (+15%), Brescia (+14,5%) e Monza Brianza (+10,4%).
La ludopatia minaccia quasi 2 milioni di italiani
Non dobbiamo dimenticare che dietro il gioco d’azzardo si nasconde l’inferno delle dipendenze patologiche che causano la perdita del lavoro e della dignità, rovinando intere famiglie. "Dal lavoro del Ceis è emerso come la ludopatia sia molto simile alla tossicodipendenza. Parlando con le persone abbiamo evidenziato come loro, mentre giocano, annullano tutto quello che hanno intorno. La stessa patologia si riscontra nei tossico dipendenti" spiega Patrizia Saraceno, vicepresidente del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi (Ceis), intervistata dalla Radio Vaticana.
Le persone che presentano forme di ludopatia in Italia, secondo un’indagine del giornale L’Espresso, sono circa 790.000. Di queste, il 50% è disoccupato. A rischio patologia sono invece 1.750.000 italiani.
Un dramma che pesa anche sullo Stato perché per ogni giocatore patologico grave, il costo annuale delle cure a carico dello Stato raggiunge i 38mila euro. - Leggi anche su Vatican News: Ludopatia: una malattia da 100 miliardi di euro