Dopo le batoste degli ultimi giorni, Piazza Affari si riprende e chiude in forte rialzo. Il Ftse Mib, con uno strappo negli ultimi istanti della seduta, ha concluso in crescita del 4,24% a 14.645 punti. In decisa ripresa i titoli bancari. Netto rialzo anche per Francoforte, che chiude a +4,07%, per Londra (+3,14%) e Parigi (+3,63%).Intanto oggi la
cancelliera tedesca Angela Merkel difende l'euro: non si può permettere alla moneta unica di fallire e non si può volere che fallisca". L'euro, spiega Merkel parlando al Bundestag "è la garanzia dell'unità europea". E ribadisce che "gli eurobond sono la risposta sbagliata alla crisi". La cancelliera tedesca sottolinea inoltre che "la Germania è di nuovo la locomotiva della crescita dell'Unione Europea. Non c'è alcun segnale di recessione". I dati sulla produzione industriale tedesca le danno ragione: a luglio infatti segna una crescita mensile del 4%. Si tratta di un dato notevolmente migliore delle attese degli analisti, che avevano previsto un rialzo dello 0,5%. Rivisto il dato di giugno, che passa da una flessione dell'1,1% a un calo dell'1%.Oggi infine la Corte Costituzionale tedesca ha respinto i ricorsi che miravano a bloccare la partecipazione della Germania ai piani di salvataggio dei paesi indebitati dell'area euro. La Corte di Karlsruhe ha però stabilito che il Parlamento debba avere voce in capitolo in tutte le decisioni che comportano un carico per le casse dello stato tedesco. In particolare - prevede la sentenza - il governo dovrà ricevere il via libera della Commissione Bilancio prima di partecipare a un piano di aiuti. Questa sentenza secondo la Merkel avalla la condotta del governo di Berlino durante la crisi: "Ecco cosa la Corte Costituzionale ha confermato senza dubbi: responsabilità per le proprie azioni e solidarietà - dichiara - solidarietà e una maniera trasparente e solidale di operare, ovviamente con il concorso del parlamento, il che è esattamente la strada che abbiamo preso". Il cancelliere avverte che la Grecia "deve fare le riforme, investire ed essere trasparente" e ha accusato il precedente governo socialista di aver dato il via libera all'ingresso di Atene nell'euro con eccessiva leggerezza di giudizio.