Ambiente. Rifiuti tossici, don Ricci: «Avere il coraggio di denunciare»
«Tacere è una colpa grave», spiega don Marco Ricci, che è parroco del “Sacro Cuore di Gesù” a San Vito (Ercolano). Che ha appena celebrato una Messa per i morti di leucemia e tumori, con le loro foto – a decine – poggiate sotto l’altare. E che nell’omelia ha detto chiaro e tondo che «deve chiedere perdono chi denigra e prende in giro coloro che s’impegnano e denunciano». Una Messa celebrata «per dare un nome e un volto a numeri che ormai da quattro anni stiamo diffondendo», dice ancora don Ricci.
I colpevoli sono sempre loro, i rifiuti tossici, trovati negli ultimi anni a centinaia di migliaia di metri cubi nel “Parco nazionale del Vesuvio”. A don Ricci hanno raccontato fin da quando è arrivato in parrocchia «di camion che arrivavano di notte e dai quali colava un liquido nero, maleodorante».
Perché la gente tace? «Perché ha paura», risponde il sacerdote. O «forse perché è un po’ collusa e allora parlando morirebbe Sansone con tutti i filistei». Eppure per uscire da tutta questa bruttissima storia «bisogna avere il coraggio della denuncia. Il coraggio di capire che la morte può bussare anche a casa propria».