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Polizia. I reati contro i bambini sono in crescita, soprattutto la pedopornografia

Redazione Interni sabato 23 novembre 2024

Negli ultimi sei mesi i reati contro i minori sono aumentati del 10%. Il dato, preoccupante, emerge dal "Rapporto sui minorenni vittime di abuso", preparato dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale in occasione della Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

Nel dettaglio, si segnala un aumento rispettivamente del 22% dell'abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, del 15% dei maltrattamenti contro familiari e conviventi e della sottrazione di persone incapaci. In aumento anche i casi di abbandono di persone minori o incapaci (+12%), mentre si registra purtroppo una drammatica esplosione dei reati legati alla pedopornografia: +83%. Tra le vittime di natura sessuale prevalgono le femmine, mentre per i reati di abbandono di persone minori o incapaci, abuso dei mezzi di correzione o di disciplina e violazione degli obblighi di assistenza familiare risultano predominanti le vittime di genere maschile. Sempre nel primo semestre del 2024, le segnalazioni a carico di presunti autori noti, in maggioranza di genere maschile, sono prevalentemente relative alla fascia d'età compresa tra i 35 e i 64 anni (60%).

Un triste bilancio che è solo in parte compensato dal calo del 16% dell'adescamento di minorenni, della violazione degli obblighi di assistenza familiare (-17%), e della violenza sessuale commessa presso istituti di istruzione (-24%).

Nel Rapporto viene poi sviluppato un approfondimento sulla cosiddetta "frontiera del mondo virtuale", realizzato anche grazie al contributo fornito dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. Su questo aspetto (è stato preso in esame il biennio 2022-2023) si registra un andamento in chiaroscuro, con il decremento dei casi di adescamento online e cyberbullismo ma un incremento dei casi di sextortion. Nello stesso periodo, pur risultando complessivamente in aumento anche il revenge porn, ovvero la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, il numero di vittime minori si è ridotto dell'8%.

Una riflessione particolare va però fatta sull'elevato numero di vittime di età inferiore ai 14 anni, che rimarca ulteriormente la gravità di un fenomeno preoccupante, anche per le conseguenze che può avere sullo sviluppo psico-fisico dei giovani vittime di condotte criminose.
Il Rapporto richiama l'attenzione sul tema della violenza ai danni di minori, "evidenziando - rileva un comunicato della Polizia di Stato - l'operato delle Forze di polizia nel contrasto a un fenomeno odioso, vigliacco e aberrante, con l'auspicio che possa contribuire a supportare un percorso di crescita culturale che prenda avvio proprio dalla consapevolezza e dalla conoscenza. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno ha particolarmente a cuore il tema dei minori e l'attenzione delle Forze di polizia su questo fenomeno è sempre molto alta, attraverso lo sviluppo di specifiche sensibilità e professionalità investigative che contribuiscono all'attività di prevenzione e contrasto. Tutelare i minori significa tutelare il nostro presente e il nostro futuro".

La data del 20 novembre per la celebrazione della Giornata mondale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, spiega la nota della Polizia," ricorre nel giorno in cui, nel 1959, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato all'unanimità la Dichiarazione dei diritti del fanciullo che, nel 1989, è stata integrata con la Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Un trattato internazionale, quest'ultimo, che ha determinato un momento di svolta nel modo di considerare bambini e giovanissimi, ritenendoli non più solo persone bisognose d'aiuto e di protezione, ma anche cittadini capaci di avere opinioni e prendere decisioni e che stabilisce inoltre, in loro favore, diritti inalienabili quali il diritto alla vita, alla salute, all'istruzione, al gioco, alla famiglia, alla protezione dalla violenza, alla non discriminazione e all'ascolto".