L'evento. Tabaccherie 4.0: «Noi motore di servizi sociali»
L'Assemblea della Fit
Si è riunita nei giorni scorsi a Roma l’Assemblea nazionale della Federazione italiana tabaccai (Fit), associazione di categoria che rappresenta 43mila delle 51mila rivendite in Italia.
Nel corso dell’evento è stato presentato il Rapporto di ricerca "Le tabaccherie italiane - Centri di servizi e punti di riferimento sul territorio nell'esperienza dei cittadini", realizzato da Format research. In media i cittadini italiani frequentano le tabaccherie almeno due o tre volte a settimana. Oltre il 50% della popolazione adulta entra in tabaccheria almeno una volta a settimana. Tra le prospettive più interessanti quella dei servizi finanziari. Per l'erogazione di queste prestazioni, le tabaccherie si dimostrano più importanti nei piccoli centri abitati. La propensione a recarsi nelle rivendite per sbrigare pagamenti digitali e altri servizi telematici diminuisce infatti mano a mano che la densità abitativa aumenta. Le tabaccherie insomma nei piccoli centri incontrano le esigenze di una popolazione più anziana e meno digitalizzata. Nei Comuni più piccoli il disagio relativo all'eventuale perdita di una rivendita di prossimità supererebbe il 90%, secondo la ricerca.
Il presidente Nazionale della Fit, Mario Antonelli, alla luce di questi dati ha provato a disegnare il nuovo corso degli esercizi nel Paese: “Le tabaccherie si caratterizzano per capillarità e professionalità. Oggi, con scenari economici e sociali in costante mutamento e con tanti beni e servizi peculiari ed innovativi che offriamo ai cittadini, dobbiamo rafforzare le caratteristiche di affidabilità e professionalità della rete attraverso la sua certificazione e la garanzia di rispondere a elevati standard di qualità. Questa è la sfida del prossimo futuro”.
Per il governo, ha partecipato all'Assemblea il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.