Un fallito assalto a un blindato ha provocato lunghi minuti di paura sull'autostrada A1, alle porte di Milano, dove banditi armati di kalashnikov hanno sparato all'impazzata, usando anche auto di passaggio per creare una specie di barricata allo scopo di bloccare il mezzo portavalori che invece è riuscito a fuggire contromano, tra scene da Far West.È accaduto ieri sera, ma i particolari della vicenda sono stati resi noti stamani, dopo l'intervento di Scientifica e Squadra mobile e una nottata passata ad ascoltare i testimoni per ricostruire la dinamica del furioso assalto. E per capire cosa sia andato male nel colpo al di là della coraggiosa reazione delle guardie giurate sul mezzo di trasporto, che nonostante siano stati bersagliati dai colpi del fucile automatico, non si sono arresi. Anzi, hanno innestato la retromarcia e sono fuggiti a tutto gas con il cofano ridotto a un colabrodo, in contromano, sulla corsia d'emergenza, sfiorando le altre auto che si scansavano dalla parte opposta. I banditi, da cinque a dieci persone, li hanno inseguiti, pare anche continuando a sparare. Poi hanno desistito e sono fuggiti. E miracolosamente nessuno è rimasto ferito. I primi a trovarseli davanti, incappucciati, all'altezza del km.14 dell'A1 in direzione di Lodi, alle 21, è stato il conducente del furgone blindato, che stava dirigendosi verso Montanaso Lombardo (Lodi), dove si trova la sede operativa della Rossetti Group servizi di vigilanza, e dove i valori trasportati, raccolti a Milano, e che sfioravano il milione di euro, dovevano essere scaricati in un caveau.Il guidatore, un uomo di 36 anni, si è visto affiancare da un'auto dalla quale, senza tanti complimenti, hanno cominciato a sparare. Poi hanno cercato di superarli per chiuderli e obbligarli a fermarsi, ma senza successo. Il furgone, vistasi sbarrata la strada, ha fatto una brusca retromarcia, sfondando il guard-rail e riprendendo la sua corsa ormai con 24 proiettili nelle lamiere, all'altezza del motore, che probabilmente con la sua massa ha protetto le tre guardie giurate, uscite illese dall'agguato. I rapinatori avrebbero poi abbandonato un'auto, una '206', e anche una Volvo scura; quest'ultima è stata trovata in una piazzola nel senso di marcia opposto, quello verso Milano, appena dopo un camper che era stato 'sequestrato' dai banditi: armi in pugno l'avevano bloccato per strada, facendo scendere i due occupanti, due giovani italiani, e lo avevano messo in mezzo alle corsie, non si sa se per errore (dato che il blindato sopraggiungeva dalla parte opposta, cioè da Milano, diretto a Lodi) o se per coprirsi la fuga verso Milano una volta terminata l'azione.Le indagini proseguono, anche con l'analisi delle telecamere della non lontana area di servizio, quella di S.Zenone (Lodi), che vengono visionate dagli investigatori in queste ore.