Coronavirus. Gli asintomatici? Contagiano così (ed ecco perché servono le mascherine)
Sanitari al lavoro con i test
L’Organizzazione mondiale della Sanità a giugno sosteneva che «raramente fossero contagiosi»: la frase, pronunciata nel corso di una conferenza stampa dal capo del team tecnico Covid di Ginevra, Maria Van Kerkhove, fece il giro del mondo e la stessa Oms poco dopo intervenne per dire che era stata fraintesa. In Italia il virologo Andrea Crisanti, concentrato sull’epidemia di Vo’, in Veneto, e stato invece fin dall'inizio convinto del contrario: la popolazione del paese venne tamponata a tappeto e si scoprì che quasi la metà era positiva al coronavirus, ma del tutto asintomatica. Pensare che nella prima fase dell’epidemia questo gruppo di infetti è stato totalmente escluso dai test nel nostro Paese: tamponi solo su chi ha sintomi, si ripeteva. Oggi le cose vanno al contrario e l'80% dei nuovi casi quotidiani riguardano proprio persone senza sintomi, “scovate” attraverso la macchina del contact tracing.
Sul ruolo decisivo degli asintomatici, d'altronde, è la scienza a dare nuove, documentate risposte. Sembra infatti che la quantità di virus nel naso e nel torace di un asintomatico con Sars-CoV-2 sia esattamente la stessa di una persona infettata e con sintomi classici come tosse, raffreddore, febbre. Tradotto, gli asintomatici sono contagiosi tanto quanto i sintomatici, quindi contribuiscono allo stesso modo alla trasmissione del virus e allo sviluppo della pandemia.
A rivelarlo uno studio condotto da Joon Seo Lim dell’Asan Medical Center di Seul e pubblicato sulla rivista Thorax. Gli esperti hanno infatti osservato 213 persone messe in isolamento perché risultate positive. Di questo gruppo, a sei giorni dal primo tampone, è rimasto asintomatico quasi il 20%, pari a 41 individui. Il tampone è stato poi ripetuto al 13esimo giorno ed è stato notato che tutti i positivi, anche in assenza di sintomi, avevano una carica virale comparabile. Gli autori dello studio sottolineano dunque come gli asintomatici veicolino spesso il virus a loro insaputa. Per questo motivo è importante che tutti usino la mascherina indipendentemente dai sintomi. «I test dovrebbero essere estesi», dicono, per intercettarli meglio.
«Considerando che la maggior parte degli individui asintomatici con infezione da Sars-CoV-2 è probabile non venga intercettata e continui quindi a fare la vita di sempre (sfugge insomma all'isolamento), questi individui potrebbero avere un ruolo essenziale nella trasmissione del virus responsabile della Covid-19 e quindi nel perdurare della pandemia», scrivono gli autori. «Quindi i nostri dati aggiungono ulteriore sostegno all'importanza dell'uso della mascherina da parte di tutti, indipendentemente dalla presenza di sintomi, e suggeriscono che i test per il Sars-CoV-2 dovrebbero essere estesi per intercettare gli asintomatici specie nei settori a rischio come nelle strutture sanitarie e residenziali».