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I temi/Famiglia. Figli e natalità: cosa c'è nei programmi dei partiti

Alessia Guerrieri venerdì 7 giugno 2024

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Per trovare il tema demografico, della natalità e della famiglia nei programmi elettorali delle prossime elezioni europei - tranne qualche eccezione - bisogna usare “il lanternino”.

FRATELLI D'ITALIA. Il partito di Giorgia Meloni è l’unico che dedica un obiettivo specifico alla natalità (il punto 5). La sfida demografica viene considerata «epocale e va affrontata in via prioritaria». Ecco perché si propone di «considerare la spesa pubblica finalizzata alla natalità come un investimento di carattere produttivo, di investire una significativa parte del bilancio europeo per finanziare le politiche di supporto alla famiglia e alla natalità intraprese dagli Stati membri». Inoltre si vuole rendere le politiche demografiche una priorità per l’Ue «promuovendo una cultura baby friendly attraverso campagne di comunicazione europee e istituendo fondi e programmi specifici per sostenere le mamme fragili».

PARTITO DEMOCRATICO. Nel programma dem il tema della natalità e della famiglia è connesso a quello delle libertà individuali. «Vogliamo un’Europa in cui ogni persona possa prendere decisioni informate sulla maternità e sulla paternità. Dove le ragazze e i ragazzi siano informati sui propri diritti, sui propri corpi e sulle proprie relazioni», si legge, e poi «vogliamo un’Europa che riconosca e sostenga la famiglia, tutte le famiglie, incluse le famiglie monoparentali e omogenitoriali, come comunità ed unioni di affetti».

MOVIMENTO 5 STELLE. M5s punta invece sull’Unione dei diritti, intesa, nel programma di 103 pagine, come sostegno alle adozioni internazionali e all’affido dei minori, così come all’accesso alla procreazione medicalmente assistita come nuovo diritto. Il primo punto così viene riassunto attraverso «la standardizzazione delle leggi e delle procedure di adozione e affido in tutti i Paesi membri, introducendo standard minimi comuni per garantire la protezione dei diritti dei minori». Per il secondo punto, invece, l’Ue «deve riconoscere pari diritti a tutte le sue cittadine nell’accesso alla Pma. Tutte le donne che desiderano portare avanti una gravidanza, a prescindere dal loro orientamento sessuale e dal loro status civile, devono essere in grado di realizzare il loro sogno».

FORZA ITALIA. Nel programma degli azzurri c’è più di un riferimento all’inverno demografico e si propone che l’Europa «consideri le politiche per la natalità fra le spese di investimento, sottraendole al regime vincolistico proprio della spesa pubblica degli Stati e includa nel concetto di sostenibilità l’equilibrio sociale e demografico». In più, si chiede di «promuovere politiche familiari forti per contrastare il declino demografico», invitando gli Stati membri «a implementare politiche integrate per affrontare il problema demografico». Infine, dicono, «servono politiche che sostengano le famiglie con figli per affrontare i problemi della bassa natalità».

AZIONE. Nelle 53 pagine di punti programmatici si riconosce la demografia come «pilastro dell’Europa». Viene considerato come «interesse prioritario dell’Italia che venga riaperta la linea di finanziamento del Mes relativa al potenziamento dei Sistemi sanitari nazionali. Analogo meccanismo va studiato per finanziare le politiche demografiche e l’accesso delle donne al mercato del lavoro».

STATI UNITI D’EUROPA. L’unico riferimento alla famiglia è legato al tema i diritti acquisiti nel campo delle libertà individuali. Per cui «particolare attenzione andrà riservata ai diritti dei minori - scrivono - che non possono essere messi in discussione dall’inerzia legislativa di alcuni Stati; nessun bambino dovrà mai essere discriminato sulla base della famiglia di appartenenza».

ALLEANZA VERDI SINISTRA. L’alleanza propone di «applicare la “clausola del Paese europeo più favorito” per armonizzare i diritti delle donne in tutta Europa, in particolare per quanto riguarda la salute riproduttiva». E di rivedere la direttiva sul congedo parentale «per equiparare il congedo di maternità e quello di paternità, estenderli e prevedere una migliore compensazione».

LEGA. Pur non prevedendo proposte specifiche sul tema della natalità nel suo manifesto per le elezioni europee, la Lega ha più volte espresso la necessità di invertire il trend demografico negativo. Nell’aprile 2023 il ministro dell’Economia Giorgetti ha proposto una detassazione per chi fa almeno 2 figli. Nella fase di formazione del governo Meloni, fu il Carroccio a proporre l’idea di un ministero per la Natalità. Per le politiche, veniva proposta la flax tax familiare e la piena detraibilità delle spese scolastiche.