Migranti. Quel padre che non si è arreso: il bimbo paralitico ora sarà curato
Milad Marouan e il figlio disabile arrivati su un barcone da Sfax
Una “Pietà” al maschile, sembra. E in fondo non chiedeva altro quel padre partito da Sfax su un barcone con quel suo figlio che non riesce neanche a stare in piedi. Non è l’impossibile che la famiglia invoca. Non una guarigione miracolosa. Solo che quel bimbo di 7 anni venga curato al meglio, come i bambini dei Paesi ricchi. Anzi, come in Europa anche i bambini nati poveri come lui.
L'APPELLO DI AVVENIRE, LA RISPOSTA DEL GOVERNO
L'aereo che li trasportava da Catania è atterrato a Roma poco dopo le 17. Un-ambulanza ha poi accompagnato il bimbo presso il "Bambin Gesù" dove verrà curato. È per questo che nello sguardo di Marouan c’è in fondo la commozione di un papà che sa di avercela fatta. Di non essersi rassegnato all’idea che suo figlio, semplicemente, sia nato sulla sponda sbagliata del Mare Nostrum.
Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che è anche un medico, parla con ammirazione di quel padre: "Ha accudito il figlio in ogni momento. La patologia purtroppo non consente altro che forme parziali di riabilitazione". Sarebbe già un successo per chi poteva permettersi solo di rischiare la vita per poter chiedere le cure necessarie.
"Il bambino è stato seguito e accudito al meglio dall'autorità sanitaria locale, pediatri, neuropsichiatri, tutti gli specialisti coinvolti nella sua patologia. Sono state incrementate le cure e ha seguito anche un regime alimentare personalizzato e adatto a lui", spiega Filippina Cocuzza, prefetto di Ragusa. Cure, del resto, obbligatorie per legge, ma che certo non spiegano perché un minorenne in quelle condizioni si trovasse in una struttura per il trattenimento degli adulti.
"La mia personale gratitudine nei confronti dell'Ospedale Bambino Gesù, e in particolare di Mariella Enoc, è grandissima. Sono anche grata al Prefetto Michele di Bari, Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione, con il quale ho lavorato in piena sintonia per il trasferimento del bambino, che ha potuto avere luogo immediatamente dopo l'esito negativo del tampone. Ringrazio inoltre quanti hanno provveduto a segnalare e a seguire il caso. Sono certa che ora questo bimbo troverà cure eccellenti e una nuova opportunità di vita" , dichiara la Sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa.
‘’Per parte mia, avendo seguito le direttive del ministro Lamorgese, esprimo la mia soddisfazione e gratitudine per la rapida conclusione della vicenda’’, afferma il prefetto Michele di Bari.
"Le autorità sanitarie che non finirò mai di ringraziare per il grande lavoro che svolgono in questo difficile momento - osserva il sindaco Ammatuna - , la prossima volta devono affrontare situazioni simili in modo diverso: soggetti così fragili devono essere trasferiti subito in strutture adeguate".
E chissà che la vittoria più grande del piccolo disabile tunisino, passato il clamore, non sia proprio quella di avere riaffermato con papà Milad Marouan quei diritti dell’infanzia che non dovrebbero avere confini.